Svp, Durnwalder suona la carica: conquistiamo la città 

Verso il 20-21 settembre. L’ex governatore: «Questa giunta lavora bene, spero continui» Tra i 45 candidati, nomi famosi, professionisti, impiegati, mistilingui e tre peruviane Il candidato sindaco Luis Walcher: «Noi siamo concreti, rappresentiamo tutta la città»  


Francesca Gonzato


Bolzano. La Svp cala sulle elezioni comunali una lista con 45 candidati, «il doppio del solito» (l’Obmann cittadino Dieter Steger), articolata e capillare nelle diverse realtà cittadine, con nomi conosciuti. Nel 2016 aveva eletto 8 consiglieri (15,97%), secondo gruppo dopo il Pd. Con la nuova concorrenza del Team K non vogliono correre rischi. Al minigolf sul Talvera ieri (padrone di casa Tobias Planer, consigliere verde) hanno presentato la pattuglia di candidati che appoggia il candidato sindaco Luis Walcher, oggi vice di Renzo Caramaschi, che mette in chiaro l’obiettivo: la Svp vuole uscire dalle elezioni con una squadra abbastanza forte per contare, e molto.

Da Luis a Luis, hanno ingaggiato uno sponsor e motivatore d’eccezione, l’ex presidente Durnwalder, che ai candidati ha ricordato una verità poco tenuta in considerazione dai sudtirolesi: «Guardate che Bolzano non è solo la città in cui si concentra la maggioranza della popolazione di lingua italiana, è anche il centro con il maggior numero di abitanti di lingua tedesca di tutta la provincia». E anche per questo il capoluogo, chiarisce Luis Durnwalder, «può essere un laboratorio molto interessante». E poi la mossa a sorpresa dell’ex governatore, che rompe il precetto blockfrei del partito: «L’attuale amministrazione ha lavorato bene, spero che possa continuare. Lo dico sapendo che non tutti gradiranno queste parole. In ogni caso, spetta al partito decidere». Infine l’avvertimento: «Lasciamo perdere le distinzioni tra gruppi, le lamentele sui rapporti tra Comune e Provincia, qui si deve lavorare ed essere concreti». Walcher e Steger insistono sul tasto della Svp come partito «della stabilità e della concretezza». Partito dei sudtirolesi e ladini, si tiene stretto e possibilmente conta di aumentare un certo bacino di voti italiani e di nuovi cittadini. «Proprio perché sappiamo chi siamo, possiamo aprirci», così Steger. Walcher annuncia la presenza di tre candidati di origine peruviana e una candidata di origine ungherese: «Persone radicate nella nostra città, che parlano le due lingue, bene inserite. Noi siamo qui anche per loro». E poi ci sono alcuni mistilingui, come Max Broger, «persone che conoscono bene le due culture e le vivono entrambe», così Walcher. Broger (vice primario di Neurochirurgia) rivendica il ruolo del San Maurizio: «Ha grandi potenzialità, non sempre espresse. Con il Covid ha retto, grazie a infermieri, colleghi medici e addetti straordinari». Nato a Don Bosco, padre di Salerno e madre sudtirolese, scuole tedesche, Michael Picarella (bancario e organizzatore di eventi) è un altro dei candidati mistilingui.

I candidati e i «sostenitori»

La lista (14 donne) presenta una costruzione inedita, altra novità. C’è un primo elenco di venti nomi, in ordine alfabetico, che rappresenta i candidati più motivati verso l’elezione, che hanno dato la disponibilità a impegnarsi in consiglio comunale e nei consigli di circoscrizione.

Seguono altri 25 candidati che rappresentano una sorta di «sponsor» della lista, persone impegnate in diversi settori, alcuni nemmeno iscritti alla Svp, che sostengono programma e progetto politico.

Sicurezza, anzi sicurezze

ll centrodestra di Roberto Zanin dimostra uno straordinario ottimismo sulla vittoria e sulla possibilità di accordo con la Svp. Ma sulla sicurezza, cavallo di battaglia della Lega, Walcher declina la sua visione scandendo le parole: «Nel programma noi puntiamo sulla sicurezza e sulla solidarietà». E poi: «Per me sicurezza non riguarda solo la zona di piazza della Stazione, che è sicuramente peggiorata dopo il lockdown. Sicurezza è anche conservare la qualità di vita della città, servizi che funzionano e il livello di reddito delle famiglie». L’ex capo dei geologi provinciali Ludwig Nössing aggiunge: «Sicurezza è anche stabilità del terreno. Noi di Oltrisarco e Aslago lo sappiamo, perché non mancano i problemi».

No ai divieti

Come anticipato nei giorni scorsi, nel programma la Svp insiste sui progetti di viabilità avviati, punta sulla rete ciclabile, «ma senza divieti» e nessun ticket per i pendolari.

La lista

Nel primo gruppo dei candidati, la «testa di lista» di 20, compaiono, tra gli altri, il noto vignaiolo di Aslago Andreas Berger, l’ex consigliere Christoph Buratti (con altri sei dell’ala sociale), la storica di origini ungheresi Melinda Kindl (presidente della associazione degli ungheresi in Alto Adige), l’assessore Stephan Konder, l’imprenditore del web Arnold Malfertheiner (Team Blau), Fabrizio Pascotto (insegnante e programmatore), la consigliera Johanna Ramoser (vignaiola, tra i candidati espressione dei contadini), l’ex presidente Seab Rupert Rosanelli, la cantante Susy Rottonara (ladina), il capogruppo comunale Sebastian Seehauser, l’ingegnere Julius Waldner (della famiglia della clinica Melitta), Peter Warasin. Tra i candidati della seconda parte della lista, lo Schütze Arthur Bacher, l’albergatore Klaus Berger (hotel Post in piazza Gries), l’altro albergatore Stefan Zisser (hotel Eberle e dirigente nazionale degli sport sul ghiaccio). Tra i nomi più conosciuti, Elmar Streitberger (ex pasticciere e musicista), l’imprenditore Stefan Laimer ed Evi Seebacher (entrambi Ssv Bozen). Sabine Eccel è impegnata nella San Vincenzo tedesca, Patrick Eccel è un dirigente dell’Apa.

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