crisi energetica

Tagli in Comune, nel 2023 salterà la Bolzanoinbici

Gli interventi degli assessori. Fattor: «Risparmieremo 70 mila euro». Andriollo: «Ho già ridotto le spese Assb ma toccare il sociale è pericoloso». Rabini: «Taglierò i contributi alle iniziative non strategiche»



BOLZANO. Un milione di risparmi, e adesso devono essere gli assessori a comunicare al sindaco (e al Patrimonio) dove affondare il bisturi.

Il primo segnale arriva da Stefano Fattor: «Sono costretto a tagliare Bolzano in bici». Ed è una notizia. Il primo segno dei tempi nuovi. Quella in arrivo resta, ed è tra pochissimo, la prossima, nel 2023, non si farà.

La logica che sottende alle scelta? «Incidiamo laddove l’evento possa considerarsi non strategico». Gli altri assessorati più dentro la questione sono il sociale, la cultura e il commercio. Sul primo tavolo si sta già muovendo Juri Andriollo.

Con che schema? «Con quello delle priorità». E annuncia di aver già operato risparmi sul fronte Assb. Di alcuni milioni. Ma che non potrà andare oltre in prospettiva: «Le associazioni che finanzia la mia ripartizione non si muovono per eventi o iniziative ludiche ma tengono insieme la rete sociale».

Dunque? «Chiederò al sindaco che, giustamente ci ha fatto notare che siamo in una economia di guerra, che proprio in questo frangente è molto pericoloso tagliare laddove si trovano le fasce più deboli della popolazione. Perché le associazioni cui facciamo riferimento offrono soprattutto servizi alla comunità».

In sostanza forniscono prestazioni sussidiarie. Che, in loro assenza, dovrebbero essere svolte dal municipio. Un gatto che si morde la coda. Così il sindaco si attende risparmi soprattutto nel settore di Johanna Ramoser molto impegnata nel supporto di iniziative commerciali e turistiche e negli eventi che li riguardano. In particolare nel centro storico ma non solo.

Ci dovremo così attendere un 2023 con un prosciugamento di feste in piazza, concerti e concertini a sostegno dei privati che operano in quei quadranti urbani e molto invece dai finanziamenti “terzi”.

Altro settore cui si chiede un impegno particolare è quello della cultura. Dopo la mail del sindaco che ha sollecitato l’invio di un quadro specifico di tagli, Chiara Rabini ha già chiesto ai suoi uffici un promemoria. «Me lo hanno inviato in queste ore» conferma l’assessora.

Nella nota si elencano una serie di ipotesi di intervento e il dimagrimento dei contributi ad associazioni che si muovano attraverso iniziative che il Comune ritiene non strategiche rispetto agli scenari tracciati dalla politica culturale.

Un’idea è quella di non colpire una singola associazione o un singolo evento ma di diluire i tagli con interventi su molte reti associative, così da non creare situazioni dolorose in senso specifico.

Perché tagliare? «Il Comune è stato costretto a deviare dal tavolo degli investimenti molti milioni per porli su quello della spesa corrente a causa dell’aumento esponenziale delle nostre bollette - spiega Renzo Caramaschi - e si è poi visto che i risparmi energetici, come quelli sull’illuminazione o il riscaldamento di edifici pubblici non bastano senza un ulteriore sacrificio di alcune nostre iniziative».

Ecco spiegato il bisturi. E anche la fretta e il nervosismo del sindaco che, evidentemente, si è già scontrato con le resistenze di alcuni suoi assessori. In conclusione: tempo qualche giorno tutti dovranno dire dove e quando. Ad esempio il risultato del taglio di Bolzano in bici ha già un riscontro: si risparmieranno circa 70mila euro solo per quell’evento rimandato a tempi migliori. Gli altri fondi saranno così ricavati da cultura, turismo e commercio, con la possibilità che al sociale si richieda ancora qualche risparmio. «Ma proveremo a non toccare chi sta dentro gli aiuti e i supporti sociali», prova a rassicurare il sindaco. P.CA.













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