bolzano

Tennis, l’Ussa deve lasciare. In arrivo la società di Varese 

Impianti sportivi. Borlandelli, presidente della Scuolatennis.it: «Pronti a partire con la nuova gestione da maggio».  Romano, presidente del Centro di via Parma: «Così andranno persi anni di lavoro e sacrifici: una grande delusione» 


antonella mattioli


BOLZANO. «Noi siamo pronti a venire a Bolzano domani, ma realisticamente credo che il cambio di gestione avverrà tra la fine di aprile e i primi di maggio. Il movimento del tennis grazie anche a campioni come Jannik Sinner, ormai da alcuni anni, sta vivendo una stagione d’oro. Abbiamo grandi progetti che puntano ad avvicinare a questo sport soprattutto i bambini, ma non solo. Daremo continuità a quanto fatto finora dal Centro tennis Ussa e manterremo tutte le posizioni di lavoro in essere: dai custodi agli insegnanti. Sarà garantita anche la copertura dei due campi all’aperto». Così Alessandro Borlandelli, presidente della Scuolatennis.it, società sportiva dilettantistica di Varese, che si prepara ad arrivare a Bolzano per gestire il Centro tennis di via Parma.

Dopo 23 anni il Centro tennis Ussa è costretto a lasciare la sua “storica” casa di via Parma: il Consiglio di Stato ha infatti accolto i ricorsi presentati dal Comune di Bolzano e dalla Scuola tennis Varese, ribaltando la sentenza emessa dal Tar lo scorso ottobre.

Il Centro tennis Ussa

Ricordiamo che l’associazione bolzanina è in via Parma dal 2000, cioè da quando la struttura coperta intitolata al pioniere del tennis bolzanino Manlio Giannelli, è stata ultimata. Poi nel 2020 è arrivata la pandemia con le ricadute sulle associazioni sportive. Nel luglio del 2021 il decreto Sostegni bis fa scattare fino al 2023 la proroga della concessione. Prolungamento che poi sarà portato al 31 dicembre 2025 dal decreto Milleproroghe. Nel frattempo, il Comune ha indetto una nuova gara per la concessione della struttura per un periodo di sei anni, vinta dal miglior offerente, ovvero la società di Varese che gestisce già quattro impianti. «Ce lo impone la legge - ha ricordato anche ieri l’assessore comunale al patrimonio Stefano Fattor -: gli impianti sportivi vanno messi in gara. Ora si tratta di dare attuazione alla sentenza del Consiglio di Stato».

L’attività del Centro

«Il Comune - spiegavano ieri mattina amareggiati Giovanni Romano, presidente del Centro tennis Ussa, e Paolo Giannelli, storico allenatore - non doveva neppure bandire quella gara. Comunque le cose sono andate così e, proprio in queste ore, ci è arrivata la mail del Comune che ci intima la pronta consegna dell’impianto. Parleremo con il nostro legale; vedremo cosa si può fare. Dispiace che il lavoro e i sacrifici di tutti questi anni vadano perduti».

Nei quattro campi di via Parma - due all’interno del palazzetto, due in terra rossa coperti con pallone pressostatico - si allenano da giugno a settembre i 130 bambini e ragazzi dell’Academy; in estate ce ne sono altri 300 oltre ad un centinaio di soci. L’attività dovrebbe ora proseguire sui campi del Tc Bolzano di via Martin Knoller e in quelli di Maso della Pieve.

La protesta della Lega

Ieri una delegazione leghista guidata dal capogruppo in Comune Roberto Selle, dal consigliere Kurt Pancheri assieme al consigliere della circoscrizione Centro Luca Segna, Christine Oberrauch e Bruno Rosin, militante storico, ha organizzato una conferenza stampa: «Chiediamo al Comune buonsenso nel dare applicazione alla sentenza dopo il gran pasticcio commesso indicendo la gara. Bisogna consentire al Centro tennis Ussa di gestire l’impianto fino alla fine del 2024. E se questo non sarà possibile, si faccia in modo di concedere un monte ore annuale per garantire l’attività giovanile a prezzi stracciati».

 













Altre notizie

Attualità