Traffico in tilt e blackout elettrico una giornata da dimenticare 

Forti raffiche di vento. Rete Terna in panne, senza elettricità 150 mila utenze Alperia. Cinquanta ascensori fermi Automobilisti in coda per la chiusura del tunnel del Virgolo. Disgaggio quasi finito, ma oggi la Ss 12 verrà ancora chiusa



Bolzano. Una giornata da dimenticare, quella di ieri in città: in mattinata viabilità ancora letteralmente in tilt per la chiusura della galleria del Virgolo causa disgaggi; a seguire doppio black out elettrico con decine di interventi dei vigili del fuoco per via degli ascensori bloccati; infine, nel pomeriggio, forti raffiche di vento hanno causato notevoli disagi, specie alla Frubona di ponte Adige, ma anche per i tanti rami spezzati.

Una giornata terribile, ieri, per il traffico cittadino. Colpiti soprattutto l’asse viario Siemens-Pacinotti-Galilei, l’intera Oltrisarco, via Roma, ma pure gli altri accessi alla città: le vie Innsbruck e Vittorio Veneto. Automobilisti in coda, tre quarti d’ora, un’ora e anche più. Imbufaliti, pesanti le critiche alla gestione della viabilità. Telefonate su telefonate. Esasperati dalla quarta giornata di chiusura della galleria. Il disgaggio della roccia pericolante al Virgolo è quasi terminato, ma la Ss12, riaperta ieri alle 17.30, rimarrà chiusa anche oggi fra l’accesso al tunnel del Virgolo e l’omonimo ponte. Dalle 9 alle 13. Si terminerà la pulizia della parete e verrà rimontato il grande faro per l’illuminazione notturna del ponte. Nei prossimi giorni, però, l’installazione di una nuova barriera paramassi potrebbe comportare ancora la chiusura del tratto compreso fra tunnel e ponte Virgolo.

Oltre alla viabilità in tilt, verso le 11 un doppio black out elettrico. Ancora ignote le cause, ma non si esclude sia accaduto per via del forte vento di Föhn, che ha fatto rialzare le temperature sino ai 17 gradi di Bolzano città. Raffiche fino a 192 km/h in quota (il record a Punta Beltovo), fino a 60-70 in fondovalle. A saltare, per due volte, la fornitura di energia elettrica. In totale - come ha chiarito la Provincia in una nota - disagi per circa un’ora. Il gestore della rete nazionale, Terna, non ha identificato danni visibili. Probabile che alcuni cavi dell’alta tensione si siano toccati per via del vento, facendo scattare i sistemi di sicurezza. Come precisa Luis Amort, amministratore delegato di Edyna, il distributore altoatesino di energia per conto di Alperia, «verso le 11 è andata fuori servizio la linea ad alta tensione di Terna derivante dalla centrale di produzione di San Floriano, in Bassa Atesina, che in quel momento alimentava la nostra stazione di ponte Resia. Una brutta coincidenza: era l’unica che in quel momento ci dava energia. Mancava la controalimentazione: le altre due linee erano in manutenzione programmata. È andata fuori tensione per cinque minuti, ma poi serve tempo per rilanciare in sicurezza 150 mila utenze. È un lavoro molto sofisticato dare tensione a tutti». Una volta rialimentato, dopo due minuti nuovo black out. Nel frattempo si è ricostruita l’alimentazione con la rete interna da 60 mila volt di tensione, si è dato ordine di interrompere la manutenzione facendo rientrare in servizio la linea di Naturno. Intanto, però, i vigili del fuoco sono stati impegnatissimi, sia il corpo permanente sia i volontari. Almeno 50 gli ascensori bloccati in città. La situazione è rientrata nella normalità alle 12.30. Non quella del traffico, però, in tilt fino alle 17.30. DA.PA













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