Tre “giovani” in Rianimazione

Bolzano. In questi giorni in cui gli appelli al senso di responsabilità si susseguono c’è un numero che deve far riflettere perchè tre pazienti affetti da coronavirus sono gravi e ricoverati in...


Valeria Frangipane


Bolzano. In questi giorni in cui gli appelli al senso di responsabilità si susseguono c’è un numero che deve far riflettere perchè tre pazienti affetti da coronavirus sono gravi e ricoverati in rianimazione a merano. e non sono pazienti anziani ma nati tra il ’70 e l’80. è stato detto dagli esperti che se tutto va bene il contagio si risolve con una semplice influenza ma se non dovesse essere così subentrano problemi polmonari. ed allora il paziente può trovare beneficio in una semplice mascherina con ossigeno, o può avere bisogno di interventi più complessi che vanno dal casco respiratorio, alla ventilazione non invasiva (maschera collegata a un ventilatore) all’intubazione in terapia intensiva. e i posti in rianimazione non sono infiniti. e questo sta succedendo a tre pazienti che si sono ammalati in alto adige. occorre dunque ascoltare una volta di più l’appello di arno kompatscher.

Il messaggio del presidente

In un video pubblicato su Facebook Kompatscher si appella al senso di responsabilità dei singoli: «Tutti noi siamo chiamati a restare a casa e ad evitare spostamenti che non siano strettamente necessari. Bisogna spostarsi soltanto per motivi di lavoro, motivi collegati alla salute o altre giuste cause non rimandabili. Importante assumere un atteggiamento responsabile e solidale, soprattutto nei confronti di chi è più debole, come gli anziani o le persone già malate. Bisogna cercare di sollevare il carico che abbiamo sugli ospedali, di ridurre la pressione, anche evitando ulteriori infezioni».

Più di 250 in quarantena

Salgono a 52 i casi positivi da Coronavirus in Alto Adige la stragrande maggioranza del quali arriva dalla Val Gardena. E il conto continua a salire. Il numero sul sito della Protezione civile nazionale è sempre aggiornato in ritardo: ieri ne dava solo 38. Gli asintomatici sono tutti in quarantena (più di 250), i pazienti (tra i 30 ed i 35) che hanno bisogno di ossigeno sono ricoverati negli ospedali di Bolzano, Vipiteno e Silandro. A Merano i 3 gravi che sono stati intubati mentre anche al Tappeiner sono state montate strutture di pre-triage. Le altre Rianimazioni dell’Alto Adige restano dedicate ai pazienti “normali”.

Si attrezza San Candido

Il direttore sanitario Asl, Pierpaolo Bertoli, fa sapere che per aver un maggior numero di letti a disposizione l’Azienda sta attrezzando anche S. Candido. «In questa fase stiamo facendo il possibile per non “mischiare” pazienti contagiati da pazienti con altre patologie. Attingiamo da reparti che hanno meno criticità». «Cerchiamo - ha detto e ripetuto l’assessore Thomas Widmann - di evitare il collasso del sistema».

Circa 400 test effettuati

Sono circa 400 i test effettuati dal Laboratorio di microbiologia e virologia di Bolzano che adesso produce in casa anche il secondo test, quello di conferma. I campioni infatti non vengono più inviati a Roma.

Anche in Trentino 52 casi

L'assessore provinciale alla Salute della Provincia di Trento, Stefania Segnana dice che «ad oggi abbiamo 14 nuovi casi positivi al tampone. In tutto sono 52 casi dall'arrivo del Coronavirus in Trentino. Di questi 28 sono a domicilio, 19 nei reparti di Malattie infettive e 3 persone ricoverate in Terapia intensiva. Di questi 52 casi due persone sono guarite e stanno bene e questo ci fa molto piacere».

Ospedale, bar senza regole

Continuano ad arrivare in redazione le proteste dei lettori perchè i bar dell’ospedale non rispettano le prescrizioni anticontagio: «Ma com’è possibile che accada?», si chiedono. L’avvocato Marco Cappello - direttore della Ripartizione legale dell'Asl - fa sapere che i bar dell’ospedale rischiano la chiusura laddove non venga garantita la distanza minima interpersonale di almeno un metro.

Sos per 5 medici di famiglia

A tutt’oggi sono cinque i medici di famiglia alle prese con il contagio: 4 di loro sono in quarantena perchè venuti a contatto con pazienti positivi ed un quinto ha sviluppato la malattia ed è ricoverato. In questi giorni si susseguono i test anche su alcuni ospedalieri, venuti a loro volta a contatto con pazienti contagiati. I risultati si sapranno nelle prossime ore.

L’autocertificazione

La Provincia ricorda come nessuno possa allontanarsi dal proprio domicilio se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o per rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Per questa autodichiarazione è disponibile un modulo scaricabile dal sito della Provincia.













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Valeria Frangipane

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