TURISMO

Turismo, Bolzano vola anche grazie all'effetto Airbnb

Dal 1991 al 2018 il settore extralberghiero è cresciuto del 240%



BOLZANO. A Bolzano il turismo vola anche grazie all'effetto Airbnb. Mentre il numero di esercizi alberghieri a Bolzano è diminuito del 50% dal 1991 al 2018, il calo in Alto Adige è stato di circa il 17%. Nel settore extralberghiero si è registrato invece un aumento di oltre il 240% del numero di esercizi a Bolzano. In Alto Adige, invece, si è registrato un calo di circa il 18%.

Sono alcuni dati di uno studi presentato dal sindaco Renzo Caramaschi, il suo vice Luis Walcher e l'assessore Stephan Konder.

Il «selfie» che Bolzano fa di sé la descrive come «centro culturale, economico, politico e sociale dell'Alto Adige». Per quanto riguarda il numero di posti letto, la situazione è simile: -16% nel settore alberghiero e più 133% circa nel settore extralberghiero a Bolzano. In Alto Adige +2% circa nel settore alberghiero e -6% circa nel settore extralberghiero. Oggi Bolzano dispone complessivamente di quasi 3.900 posti letto, un numero più o meno simile a quello degli anni Settanta e Ottanta. Per quanto riguarda la permanenza media, Bolzano, con 2,1 giorni nel 2018, si pone ben al di sotto della media altoatesina di 4,4 giorni. Rispetto ad altre città, tuttavia, la permanenza media a Bolzano è più lunga: Innsbruck e Salisburgo registrano una permanenza media di 1,7 giorni e Verona di 2 giorni. Luglio, agosto e settembre sono i mesi in cui si registra il maggior numero di presenze, con oltre il 10% delle presenze annuali; i mesi più deboli sono gennaio, febbraio e marzo, con meno del 6% delle presenze annuali. 













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