FASE 2

Turismo, dal 3 giugno stop ai divieti. Intanto si parte con gli italiani  

Il mercato. Via alla stagione con la mobilità tra regioni. Pinzger: «Attivi subito un 20% degli hotel, speriamo nel Brennero libero a metà mese» Kompatscher: «Roma apre le frontiere, anche Germania e Austria tolgano le restrizioni sui viaggi». Bar e negozi, possibili modifiche



Bolzano. Pasqua è andata e anche maggio, ma la stagione turistica estiva in Alto Adige ha ora una data di avvio: il 3 giugno. «Almeno c’è un punto fisso», sorride Manfred Pinzger (presidente Hgv): dopo due mesi neri, gli albergatori iniziano a respirare e organizzare le prime riaperture. Dal 3 giugno saranno possibili gli spostamenti all’interno delle regioni italiane. Lo prevede il decreto legge sulla Fase 2 licenziato dal Consiglio dei Ministri. «Per fortuna è arrivato questo primo segnale importante da parte del governo italiano, su cui abbiamo insistito molto noi presidenti», commenta Arno Kompatscher. Si parte quindi con il turismo italiano in attesa che si sblocchi la situazione al Brennero per il turismo del nord. Il decreto legge prevede anche l’apertura delle frontiere italiane, senza quarantena per gli europei in arrivo, ma fino a quando Germania e Austria non daranno il via libera ai viaggi per turismo, nulla si muoverà.

Le vacanze italiane

Dal 3 giugno verrà ristabilita la libertà di movimento sul territorio italiano. Può ripartire il turismo interno e i proprietari di seconde case di altre regioni potranno tornare in Alto Adige.

Letto il testo del decreto legge, Pinzger si rilassa: «Come categoria abbiamo lavorato per settimane a livello nazionale sulla apertura tra le regioni. E bisogna ringraziare anche il presidente Kompatscher, che si è speso molto».

È solo un inizio, nessun trionfalismo. Dal 3 giugno gli italiani saranno liberi di venire in Alto Adige per le ferie, ma avranno voglia di farlo, nonostante le rassicurazioni sulle misure di sicurezza? E quanti potranno permetterselo in questa crisi epocale? «Infatti dal 3 giugno non si aspettiamo moltissimo», anticipa Pinzger, che ipotizza una stima, «Credo che aprirà subito circa il 20 per cento degli alberghi».

Alleanza di montagna

Ai dubbi su famiglie in crisi di liquidità e timori di contagio Pinzger replica: «Tutto vero, d’altronde immaginiamo che il turismo italiano estivo, poco o tanto che sarà, si concentrerà soprattutto in Italia. E allora noi della montagna abbiamo ottime chance di offrire mete con un forte appeal di sicurezza». È nata una sorta di alleanza alpina. «Da tre settimane siamo in contatto con le altre aree alpine per lanciare una campagna comune, Dalla Valle d’Aosta al Trentino e Friuli Venezia Giulia. È una idea partita dai colleghi della Val d’Aosta, cui abbiamo aderito», spiega Pinzger, «Sicuramente bisognerà premere molto sul mercato turistico italiano». Il problema è che non basterà, soprattutto con una forte tradizione di turismo germanico, come il Burgraviato solo per fare un esempio. «Infatti incassata la data del 3 giugno, gli sforzi adesso sono tutti rivolti all’apertura da nord», così Pinzger.

Il Brennero

Il decreto legge prevede dal 3 giugno anche l’apertura delle frontiere: si potrà uscire dal Paese e si potrà arrivare in Italia senza sottoporsi a quarantena. Ma nessuno aspetta turisti stranieri, a partire dai germanici, a inizio giugno.

La frontiera del Brennero va riaperta, Germania e Austria devono togliere le limitazioni al turismo in uscita. «Speriamo nella metà di giugno», anticipa Pinzger. Tra i problemi, Sebastian Kurz, l’alleato dei sudtirolesi per definizione. Non questa volta. «L’altro giorno il cancelliere austriaco ha ribadito che non c’è all’orizzonte la riapertura del Brennero», accusa Pinzger, «La Bild ha ripreso la notizia con enfasi: risultato, sono due giorni che piovono disdette. Ci stanno provocando un danno enorme». Metà giugno è un obiettivo ragionevole, secondo Kompatscher. Sulla libertà di movimento dentro i confini europei stanno battendo il governo italiano, le regioni turistiche italiane e la giunta provinciale. «Per fortuna stiamo trovando alleati preziosi a nord», aggiunge Kompatscher, «Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen ha detto con chiarezza che non va bene aprire le frontiere solo dove interessa consentire l’ingresso e non anche verso dove vorremmo andare. Al nord c’è molta voglia di vacanze nel mediterraneo. Anche oggi (ieri, ndr) ho in agenda numerose chiamate con presidenti di Länder germanici. Spero nel loro aiuto. Immagino che giorno dopo giorno i toni a Vienna e Berlino si faranno meno netti. I dati epidemiologici lo consentono». Per rassicurare i turisti del nord e rilanciare la destinazione Alto Adige post emergenza Covid-19, anticipa Pinzger, «ci sarà un pacchetto da 33,4 milioni di euro di promozione turistica e dei prodotti. È tutto pronto».

Le regole di sicurezza

Il decreto legge del governo contiene le linee guida sulle riaperture in Italia previste da domani. Il testo nasce da un accordo tra le regioni, che avranno poi libertà di manovra. Interventi statali scatteranno in caso di ripresa dei contagi. Come si muoverà la Provincia sul decreto, visto che in Alto Adige le riaperture sono avvenute con la legge provinciale? Su negozi, bar, ristoranti e servizi alla persona, sulla base del decreto nazionale e dell’esperienza di questi giorni, anticipa Kompatscher, potranno arrivare nelle prossime settimane alleggerimenti rispetto alle regole inserite nella legge provinciale. 













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