i numeri

Turismo, in Alto Adige è di nuovo boom: 34 milioni di pernottamenti 

Superata la crisi del Covid. Nell’anno turistico 2021/22 le presenze aumentano del 60% . Crescono ancora il numero di letti e la qualità degli alberghi. Va forte anche l’extra alberghiero



BOLZANO. Il turismo in Alto Adige nell’anno 2021/22 si è ripreso dalla crisi del Covid-19, superando il numero dei pernottamenti pre-pandemia. Si registrano 7,8 milioni di arrivi e 34,1 milioni di pernottamenti. Si tratta del 60,6% di presenze in più rispetto all’anno turistico 2020/21 e dell’1,5% in più rispetto al 2018/19, precedente alla crisi pandemica. Lo evidenzia l’Astat.

Nell’anno turistico 2021/22 i 10.965 esercizi ricettivi alberghieri ed extralberghieri altoatesini hanno messo a disposizione un totale di 232.186 posti letto. Rispetto al precedente anno turistico si registra un aumento di 264 esercizi e di 3.026 posti letto. Anche nell’anno turistico concluso, il numero di esercizi ricettivi e di posti letto continua a diminuire nelle categorie inferiori e medie, mentre si registrano 1.146 posti letto in più nelle due categorie superiori. Per quanto riguarda gli esercizi extralberghieri, si osserva un forte aumento delle strutture e dei posti letto degli alloggi privati (+1.052 posti letto). Il totale dei posti letto a disposizione si ripartisce tra il 65,7% in esercizi alberghieri e il 34,3% in esercizi extralberghieri. Il maggior numero di posti letto, nonostante la continua diminuzione, si trova nelle strutture a 3 stelle (62.037 posti letto).

Nell’anno turistico 2021/22 un esercizio alberghiero dispone mediamente di 38,9 posti letto. Da anni l’andamento è crescente. Fino ad oggi con la categoria degli esercizi aumentava anche la dimensione media degli stessi. Un esercizio a 5 stelle dispone nell’anno turistico 2021/22 di una media di 114 posti letto. Dei 43.051 posti letto negli esercizi a 4 e 5 stelle la maggior parte (un quarto ciascuno) si trovano nel Burgraviato e in Pusteria. I maggiori incrementi di posti letto in queste categorie si osservano nelle comunità comprensoriali di Salto-Sciliar (+365 posti letto) e Venosta (+253).

L’indice di densità ricettiva nell’anno turistico 2021/22 è pari a 31,4 letti per km² (2020/21: 31 posti letto per km²). Con una superficie di 424 km², la comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina ha una densità ricettiva del 43,8 e il Burgraviato, con una superficie di 1.101 km², del 41,7. Il capoluogo della provincia di Bolzano, con una superficie di 52 km², raggiunge un indice di 84,3. La densità ricettiva nelle comunità comprensoriali di Val Venosta e Alta Valle Isarco si colloca sotto la media provinciale. L’indice di densità ricettiva per comune rivela che l’indice maggiore si riscontra nel comune di Merano con 263,4 posti letto per km². Seguono Tirolo (202,0), Ortisei (197,9) e Corvara in Badia (183,0) Tuttavia, il maggior numero di posti letto per comune si trova a Badia (9.102), Castelrotto (9.062) e Selva Gardena (8.681 posti letto).

L’offerta ricettiva indica un continuo aumento della qualità. Nell’anno turistico 2021/22, l’indice di qualità dell’Alto Adige è pari a 4,1. Aumenti di qualità si osservano soprattutto nella comunità comprensoriali del Burgraviato: dall’indice 5,9 dell’anno precedente, già superiore alla media, questo indice sale a 6,3. Nell’anno turistico 2021/22 si registrano aumenti di posti letto nelle categorie elevate soprattutto nei comuni di Val Senales (+130), Castelrotto (+128), Rio di Pusteria, Brunico (ciascuno +97) e Tirolo (+76). Nelle categorie 4 e 5 stelle si trovano, ai primi posti per numero di letti, Castelrotto (2.842 letti), Selva di Val Gardena (2.107), Merano (2.044), Scena (1.771), Racines (1.583), Corvara in Badia (1.408), Rio di Pusteria (1.317), Badia (1.205) e Bolzano (1.188). DA.PA

 













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