Turista cade e muore sul Latemar
La tragedia. Infortunio fatale per un escursionista. L’uomo, un tedesco di 72 anni, era insieme al figlio. I due avevano perso il sentiero Eugen Oberst è scivolato per un centinaio di metri nel burrone. Il figlio lo aveva lasciato in attesa per cercare la via corretta da seguire
Bolzano. Padre e figlio, in escursione sul gruppo del Latemar con la tecnica del nordic walking, avevano perso il sentiero. Assieme erano arrivati al Pulpito di cima Popa e stavano proseguendo verso la vetta ma non trovavano più la strada. Il figlio si è incaricato di tornare indietro a cercare il sentiero giusto. “Rimani qui, non ti muovere e aspettami. Torno presto” aveva detto al padre prima di mettersi in cammino, conscio dei rischi che poteva correre in una zona così impervia e insidiosa. Dopo poco, è riuscito a individuare il percorso ed è tornato a prendere il padre. Ma sul posto dove si erano lasciati non c’era più. Nel dirupo ha scorto i bastoncini e più in basso, a un centinaio di metri di distanza, ha visto il corpo del padre. Da qui la chiamata ai soccorsi, che è arrivata alle 11.30 alla centrale del Numero unico per le emergenza 112. L’operatore ha girato la chiamata al coordinatore dell'Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico, che ha richiesto l'intervento dell'elicottero.
Il velivolo ha raggiunto in pochi minuti la zona del Latemar ed ha “verricellato” sul posto il tecnico di elisoccorso con l'equipe sanitaria. Il medico, purtroppo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'escursionista. Si chiamava Eugen Oberst, aveva 72 anni ed era residente a Bargau, un piccolo villaggio del Baden Wutternberg.
L'elicottero è poi sceso a valle ed ha recuperato a bordo due operatori della Stazione Centro Fassa per portarli in quota ed assistere il figlio, sconvolto dalla tragedia.
Una volta ottenuto il nullaosta da parte delle autorità, la salma di Eugen Oberst è stata ricomposta ed elitrasportata a Pozza di Fassa. In una seconda rotazione l'elicottero è tornato in quota per riportare a valle anche il figlio e i due soccorritori che erano rimasti con lui.
Nel pomeriggio di ieri c’è stato di nuovo lavoro per il Soccorso alpino, stavolta nel Primiero, nella zona del rifugio Pradidali, sulle Pale di San Martino di Castrozza. Un alpinista tedesco di 52 anni è scivolato mentre stava affrontando la ferrata del Porton ed ha riportato delle lesioni. Dal punto in cui si trovava non era in grado né di procedere né di tornare indietro, così è stato allertato il 112 (la chiamata è arrivata alla centrale operativa attorno alle 16.35), e l’operatore di turno ha inviato nella zona l’elisoccorso con gli uomini del Soccorso alpino, i quali hanno raggiunto lo sventurato alpinista imbragandolo e trasportandolo in elicottero all’ospedale di Feltre, dove il tedesco è stato sottoposto a verifiche diagnostiche.
Non è in gravi condizioni, ma rimane ricoverato in osservazione.
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