Tutto Beethoven, così Gustav Kuhn rilancia la Haydn


Andrea Bambace


 BOLZANO. Anche per la "Haydn" la vita (ri)comincia a cinquant'anni e il motto dell'orchestra, in apertura del secondo mezzo secolo di vita, s'impernia sul binomio "energia e coraggio". Su tale doppia chiave si è soffermata l'attenzione dei responsabili, il presidente Franz von Walther e il direttore artistico e musicale Gustav Kuhn, in occasione della conferenza stampa di annuncio della nuova grandiosa avventura che attende l'orchestra dal prossimo 4 all'8 dicembre.  L'esecuzione bolzanina, in cinque serate consecutive, dell'intero corpus sinfonico beethoveniano. Piace molto il fatto che, nel presentare i dettagli dell'iniziativa, sia von Walther sia Kuhn abbiano più volte posto l'accento sul coraggio e sull'energia che proprio i fondatori dell'ente sinfonico regionale dimostrarono nel lontano 1960, avviando una realtà culturale e artistica di quelle dimensioni: cosa non facile e a suo tempo anche guardata con diffidenza, quando non con ostilità, da parte di quanti temevano che l'operazione fosse eccessivamente ambiziosa per due province periferiche e di modeste proporzioni come l'Alto Adige e il Trentino.  Se oggi un opportuno sguardo retrospettivo sul glorioso passato della compagine sinfonica appare giusto quanto doveroso, altrettanto si può dire circa il riconoscimento dei grandi sviluppi impressi all'attività artistica della "Haydn" dalla corrente gestione.  Dopo aver precisato che anche prima della sua direzione artistica l'orchestra aveva sempre dimostrato ottime potenzialità musicali, il maestro Kuhn ha esemplificato, proprio in riferimento all'esecuzione integrale delle Nove Sinfonie di Beethoven, il cambio di mentalità e la crescita dell'autostima nei componenti di quella che ormai si può a ragione considerare una delle realtà artistiche più interessanti e in costante crescita del panorama musicale nazionale e internazionale.  Proprio l'esecuzione nell'arco di pochissimi giorni di tutte le Sinfonie del Grande di Bonn, solo pochi anni fa infatti spaventava i professori della Haydn. Ma poi, soprattutto dopo l'impresa portata a termine con un successo perfino superiore alle aspettative nella storica sala del Mozarteum di Salisburgo, dove il confronto si poneva con tutte le più rinomate orchestre europee, oggi si può ben dire che la "Haydn" sia in grado di cimentarsi con la faticosa performance nella piena consapevolezza di offrire interpretazioni di elevata caratura artistica. Com'è ben testimoniato anche dalla registrazione e dalla pubblicazione per l'etichetta "Col legno" del box contenente in Cd l'integrale beethoveniano, che Gustav Kuhn ostentava anche questa volta con motivato orgoglio.  Per il pubblico sia la serie concertistica che il cofanetto discografico, vista anche la collocazione temporale dell'evento, potrebbero costituire addirittura uno dei più graditi e intelligenti regali di Natale da dedicare a se stessi o ai propri cari e magari abbinati ad una delle offerte "speciali" create per l'occasione dall'altro grande festeggiato bolzanino del 2010, l'Hotel Laurin, che celebra quest'anno il suo primo secolo di vita.  Al termine infatti dei primi due concerti della serie, il cui inizio è programmato per le ore 18, sarà possibile infatti godere insieme al maestro Gustav Kuhn, notoriamente buongustaio, della cena prevista nei locali dello storico Hotel.  

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