La campagna

Vaccini, l'Alto Adige pronto ad aprire a tutti

In settimana è atteso in Alto Adige il generale Figliuolo.  Da oggi via alla seconda dose di Astrazeneca per gli insegnanti


Antonella Mattioli


Bolzano. «Ormai è questione di qualche settimana e le vaccinazioni in Alto Adige saranno aperte a tutte le categorie d’età». Così il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher, 50 anni compiuti da poco, che domenica si è fatto vaccinare in Fiera. 

Il governatore vuole accelerare sui vaccini, per far sì che si possa tornare prima possibile alla normalità perduta un anno fa quando tutto è iniziato; oltre che per far ripartire le attività e rimettere in moto il turismo estivo - dopo che la stagione invernale non è mai neppure iniziata - uno dei motori trainanti dell’economia altoatesina. Ma anche per far vedere al generale Francesco Figliuolo, la cui visita è annunciata per il fine settimana, che l’Alto Adige all’efficienza organizzativa, unisce un alto numero di vaccinati. Cosa che, purtroppo, almeno al momento non è.

«Purtroppo abbiamo ancora un certo numero di persone - dice il governatore - che crede alle leggende metropolitane, invece che guardare la realtà che è sotto gli occhi di tutti. Se l’aspettativa di vita è cresciuta, lo dobbiamo ai vaccini. Nella primavera scorsa nessuno avrebbe immaginato che, in meno di un anno, avremmo avuto addirittura più vaccini. Adesso che ci sono, non possiamo perdere quest’opportunità che è per il singolo e per la collettività".

E da oggi (10 maggio) ripartono le vaccinazioni agli insegnanti. 

L'intervista di Antonella Mattioli a Arno Kompatscher sull'Alto Adige in edicola o sull'edizione digitale.

 













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