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Via Resia, guerriglia urbana. Lotta tra bande con mazze 

Paura tra i passanti. È accaduto domenica pomeriggio attorno alle 17 nella strada affollata Alcuni giorni fa, a Firmian, una giovane è stata minacciata con un coltello mentre tornava a casa 



BOLZANO. Qualche giorno fa, le botte a una guardia di sicurezza di un supermercato, intervenuta solo per sventare l’ennesimo furto. Ora, la zona ovest della città, quella dei quartieri di Firmian e Casanova, torna a fare parle di sé. Lo fa con due singoli e inquitanti episodi. Il primo è avvenuto nel pomeriggio di domenica, attorno alle 17, quando è andata in scena una vera propria guerriglia urbana. Una ventina di ragazzi, che secondo i testimoni sarebbero stati tutti di origini nordafricane, hanno dato il via a una vera e propria battaglia, armati di bastoni e mazze da baseball. Forse si trattava di due bande distinte, ma non è chiaro perché si siano affrontati.

La guerra sarebbe partita da Firmian e poi, piano piano, si sarebbe spostata su via Resia, a quell’ora piena di persone che passeggiavano, uscite di casa approfittando del bel tempo e del clima mite. Persone che sono rimaste letteralmente impietrite, vedendosi sfrecciare accanto ragazzi inferociti e armati, a caccia del nemico di turno. Un tratto di via che è rimasto sotto assedio per alcuni minuti, insomma. E passata la paura, perché in molti hanno temuto di essere coinvolti negli scontri o essere colpiti,è subentrata l’indignazione. Indignazione che nasce dall’atteggiamento sprezzante dei giovani, che si sono mossi senza alcun rispetto o timore di conseguenze, e dal senso di insicurezza che tutti hanno avvertito nell’assistere alla guerriglia.

Minacciata con il coltello

Qualche giorno fa, invece, una ragazza che vive a Firmian ha subito un tentativo di rapina ed è stata minacciata da un ragazzo che le ha puntato il coltello al ventre. Era notte e la giovane stava tornando verso casa con i suoi cani, quando è stata avvicinata da un ragazzo straniero che le ha chiesto dei soldi, minacciandola con il coltello.

«Ero impietrita - ha raccontato – e guardavo il coltello puntato sul mio ventre. Impietriti anche i miei cani e non capisco perché. Mi chiedeva soldi e io non ne avevo con me. Ho svuotato le tasche, gli ho mostrato le tasche vuote e, in quel momento, ho avuto paura perché non ha trovato nulla e ho pensato “questo mi ammazza”. Invece si è allontanato e mi ha chiesto del cibo. Gli ho risposto che se avesse gettato il coltello, gli avrei portato da mangiare. Era l’unica via di fuga e non sapevo cosa altro dirgli. A quel punto – prosegue la giovane – Il ragazzo ha buttato il coltello a terra, gli ho detto di non riprenderlo, ma lui lo ha afferrato e lo ha gettato nelle siepi. Io ho proseguito verso casa, a passo spedito, senza mai girarmi. Mi tremavano le gambe».

La giovane raggiunge il suo appartamento, chiama il 112 e ai carabinieri racconta quanto le era appena accaduto, che tre minuti dopo sono sul posto. Trovano il ragazzo che, però, era riuscito a disfarsi del coltello, non ritrovato dai militari dell’Arma. Resta, invece, la grande paura. Anche solo di scendere in strada.













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