Viabilità, con il sottopasso pedonale rivoluzione a Ponte Loreto
È partito il cantiere per l’interramento della ciclabile: sarà completato a giugno 2023. Disagi al traffico inevitabili
BOLZANO. In piazza Verdi c'è il "respiro" di Bolzano. Nel senso che piove tutto lì e da lì tutto riparte: code, traffico, snodi della viabilità.
L'incrocio semaforico da ponte Loreto ha 120 sincronizzazioni con tutto l'asse sottostante, dal fondo di via Druso a via Garibaldi. È una delle ragioni per cui viale Trento non è aperto, perché basterebbero una decina di auto in più per fare saltare l'equilibrio. Bene: proprio in quel punto accadrà di tutto. Un sottopasso ciclopedonale collegherà l'attuale ciclabile lungo l'Isarco al retro dell'ex distributore, così da consentire alle macchine e ai bus di non trovare ostacoli e neppure passaggi pedonali. Uno scavo sotto il ponte toccherà i gomitoli di tutte le connessioni tecnologiche, elettriche, finanche il teleriscaldamento.
Una passerella pedonale verrà costruita lungo l'argine del fiume per lasciare almeno un passaggio aperto. E ancora, è previsto il consolidamento degli argini stessi, che dovranno reggere una infrastruttura sotterranea in più. E quando? Subito. Il primo lotto dei lavori si avvierà tra una settimana (sul lato della strada allo sbocco di ponte Loreto sono già iniziati in parte), intorno a lunedì 17, per concludersi a fine novembre, quando aprirà il mercatino. Il secondo lotto, con la costruzione effettiva del sottopasso ciclopedonale sotto il ponte, è previsto dal termine del mercatino di Natale fino al giugno del prossimo anno.
L'interramento della ciclabile consentirà in prospettiva di realizzare l'accesso da via May Nusser al nuovo tunnel di via Alto Adige per poi, da qui, poter raggiungere i circa 1.500 parcheggi del sottosuolo della Ztl.Il costo del bypass, che comprende anche il nuovo tratto di ciclabile che vi uscirà per salire fino al ponte ferroviario a fianco fino ad immettersi scavalcando la piazza su via Garibali, è stato calcolato in 2,5 milioni di euro. «Visto che questo cantiere fa parte delle opere accessorie al Waltherpark», ha spiegato ieri durante la presentazione Stefano Rebecchi, l'architetto supervisore alle grandi opere, «sarà la Signa a pagare». Come è accaduto per la riqualificazione di via Renon. Ma la questione non riguarda solo i soldi. «Questo snodo», ha ricordato Stefano Fattor, «è il più sensibile della città. Ci passa di tutto, sotto terra.
A tal punto che il contratto con la ditta appaltatrice prevede diecimila euro di penale ad ogni minuto di interruzione del flusso all'interno dei cavi». Per l'assessore alla Mobilità proprio questo tratto interessato dal prossimo cantiere è uno dei rari punti di discontinuità della grande ciclabile regionale che scende dal Brennero fino al lago di Garda. Che col sottopasso sarà sanato. Ma lo sarà anche il traffico, perché i semafori e gli stop avranno tutta un'altra cornice di impiego, una volta garantita la percorribilità senza interruzioni pedonali. Inevitabili i disagi, avverte il Comune. I ciclisti avranno un altro percorso e, soprattutto, il flusso da e per ponte Loreto subirà, in alcune giornate di importanti lavori tra i sottoservizi interrati, un restringimento di carreggiata se non, ma eventualmente solo di notte, qualche ora di completa interruzione. Il calendario dei provvedimenti, che è in fase di elaborazione da parte di Ivan Moroder (direttore ufficio Mobilità), seguirà quello dei lavori perché potrebbero verificarsi anche problemi in corso d'opera.
L'unica certezza riguarda il termine del primo lotto dei lavori, che avverrà tassativamente il 20 novembre. Davanti al mercatino tutti devono inchinarsi. Già ora, proprio per rispettare gli step, sono avviati gli interventi di riadattamento del tratto all'aperto della nuova ciclabile, che dal lungo fiume si immetterà sotto il by pass e continuano i sondaggi nel terreno anche oltre ponte Loreto.