Bolzano

Waltherpark, la pandemia e la falda fanno slittare la fine cantiere al 2024

L’annuncio di Hager: si doveva terminare nell’autunno del 2023, e invece i lavori finiranno nel primo semestre ’24



BOLZANO. La fine della costruzione del Waltherpark slitta di diversi mesi. Lo ha annunciato l'altra sera al circolo cittadino Heinz Peter Hager, che ha presentato ai soci non solo il progetto nel parco di piazza Stazione e dintorni, ma pure le altre attività della Signa di Benko in città e anche altrove, tipo sul Garda, a Verona e Venezia, con focus però su Viva Virgolo, la proposta di partnership pubblico privato da 170 milioni di euro avanzata alla Provincia per ospitare sul Virgolo il museo archeologico, il museo di scienze naturali e il nuovo auditorium per l’orchestra regionale Haydn.

A causa prima della pandemia e in secondo luogo dei recenti problemi legati all’innalzamento della falda acquifera, il cantiere del Waltherpark ha gioco forza subito un rallentamento. «Inizialmente la fine del cantiere era prevista per l’autunno del 2023, al momento attuale stimiamo di situarla nel primo semestre del 2024», ha spiegato Hager.

Si realizzeranno fra il resto 16-17 punti ristoro votati al biologico con vendita di prodotti locali, un supermercato di un importante marchio italiano con prodotti internazionali, una grande struttura per il fitness che in centro storico manca, un hotel 4 stelle superior in zona ex Alpi con un centinaio di stanze. Per il resto, nei piani -1, terra e 1: negozi. Sopra: appartamenti. Nell’area circa lo stesso numero di appartamenti e uffici, un centinaio. Non si potrà invece spostare la palazzina della telefonia di via Garibaldi anche se di proprietà della Signa, perché Telecom non ha concesso il permesso. Si tratta della centrale più imporante per la telefonia cittadina. Verrà demolita soltanto in parte, ma il primo piano dovrà rimanere. Le demolizioni in area Waltherpark sono invece praticamente terminate con l’abbattimento della ex camera di commercio.

Hager ha poi spiegato con dovizia di particolari il progetto VivaVirgolo, precisando che a cercare una collaborazione con la Signa è stata la stessa orchestra Haydn, che necessitava di una sala più capiente per poter ospitare fino a 120 musicisti, nonché di servizi e strutture tecniche migliori rispetto alle attuali.

Infine, Hager ha anche anticipato che, allungata la pista e terminati i lavori, dal 13 dicembre dovrebbero partire i voli turistici da e per l’estero, per mezzo della Sky Alps di Gostner, di cui la Signa di Benko è socia. DA.PA













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