Zone turistiche, l’appello ai sindaci 

La legge. Andreas Schatzer (Consorzio Comuni): «Valutare bene prima di approvare ulteriori insediamenti» Il tema dei nuovi criteri sullo sviluppo nel verde discusso anche dal gruppo consiliare della Svp in clausura



Bolzano. La giunta provinciale deciderà entro fine anno i nuovi criteri per le zone turistiche. È stato ribadito nella clausura di due giorni del gruppo consiliare della Svp, terminata ieri alle 12. Il tema è stato posto nei giorni scorsi dalla stessa giunta provinciale: in attesa dell’entrata in vigore della nuova legge urbanistica, nel 2020 (seguiranno le norme di attuazione) in trenta comuni sono state presentate circa 46 richieste di nuove zone turistiche nel verde. La giunta punta a una moratoria nelle approvazioni, fino a quando appunto non si darà un elenco di criteri. Arriva ora la voce dei sindaci. Andreas Schatzer (presidente del Consorzio dei Comuni) invita i colleghi «ad assumersi le responsabilità dovute su questa materia». Spetta infatti ai Comuni la prima valutazione ed eventuale approvazione delle nuove zone turistiche, mentre la giunta provinciale ha l’ultima parola nell’accogliere o rigettare la richiesta. E allora Schatzer lancia ai Comuni il messaggio di esercitare con consapevolezza il primo filtro, soprattutto in questa fase di corsa da parte degli imprenditori a chiedere varianti ai piani regolatori, prima della nuova legge più restrittiva. C’è molta pressione sui Comuni in questi mesi. «I Comuni hanno la competenza e se ne devono assumere la responsabilità. Non c’è assolutamente un obbligo da parte nostra di approvare le varianti al piano regolatore che ci vengono chieste. Le richieste vangano esaminate e si decida», così Schatzer, che ricorda che esistono tre categorie di Comuni, dalla massima intensità turistica alla più bassa. «Non credo che sarebbe giusto bloccare le nuove zone turistiche nei territori meno sviluppati», così Schatzer.

Consiglieri e assessori della Svp non hanno preso ieri decisioni sui nuovi criteri, per i quali serviranno ancora settimane. La clausura ruotava attorno al tema della «sostenibilità», che la giunta ha posto come filo conduttore della legislatura. Rispetto alla moratoria, sarà meno impattante di come previsto inizialmente. Così fa il punto l’assessore al Turismo Arnold Schuler: «Abbiamo chiarito con gli uffici che le richieste di zone turistiche nel verde già approvate dalle giunte comunali dovranno essere esaminate anche da noi. Non è affatto detto che vengano approvate. Dovremo darci una linea interna. Le richieste non ancora depositate, verranno invece trattate sulla base dei criteri che ci daremo entro la fine dell’anno». La giunta si è impegnata su una riflessione complessiva sul settore. «Vogliamo darci dei criteri anche sulle richieste di ampliamento», informa Schuler, che è impegnato in un gruppo di lavoro con le categorie.

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