BRENNERO

Brennero, i divieti di circolazione del Tirolo costano oltre 250 milioni all’anno all’economia italiana

A rivelarlo uno studio di "Sigma Nl", uno spin off dell'Università di Genova, che ha stimato l'impatto delle misure tirolesi sull'economia italiana per conto di Uniontrasporti e delle Camere di commercio di Trento e Bolzano



BOLZANO. I divieti di circolazione imposti dal Tirolo ai mezzi pesanti costano all'economia italiana oltre 250 milioni di euro all'anno. Lo rivela uno studio di "Sigma Nl", uno spin off dell'Università di Genova, ha stimato l'impatto delle misure tirolesi sull'economia italiana per conto di Uniontrasporti e delle Camere di commercio di Trento e Bolzano. I risultati dello studio sul stati presentati a Bolzano da Uniontrasporti, la società in house del sistema camerale italiano che si occupa di questioni relative ai trasporti e alle infrastrutture, insieme ad un parere legale sui finanziamenti europei per l'autostrada viaggiante (RoLa) sulla tratta Wörgl - Brennersee.

"I divieti di circolazione dei mezzi pesanti in Tirolo sono in contraddizione con il diritto comunitario e mettono in pericolo la libera circolazione delle merci nel mercato interno europeo. La Commissione europea deve intervenire", ha dichiarato Paolo Borchia, eurodeputato veronese.

"I danni prodotti all'economia italiana sono ingenti, è pertanto di importanza prioritaria porre fine alle misure del Tirolo, che almeno dal 2020 sono illegittime. Uniontrasporti da tempo si è fatto portavoce di misure alternative per migliorare la percorribilità del corridoio del Brennero, quali per esempio limiti di velocità dinamici per i veicoli leggeri su tutto il corridoio e pedaggi variabili per fasce orarie e per classi di emissione Euro", ha aggiunto Ivo Blandina, presidente di Uniontrasporti.

L'esperto in diritto comunitario Peter Hilpold, Professore all'Università di Innsbruck, ha analizzato le sovvenzioni per l'autostrada viaggiante (RoLa) sulla tratta Wörgl - Brennersee ed è giunto a conclusione che tali sovvenzioni sono "legalmente discutibili".

Da un lato, è stato spiegato, "è opinabile che su una tratta così breve ci possa essere un trasporto combinato ai sensi del diritto comunitario, dall'altro, non vi è alcuna prova che le sovvenzioni abbiano effettivamente portato a un trasferimento modale duraturo verso la ferrovia".

"Siamo espressamente a favore del trasferimento di parte del traffico dalla strada alla ferrovia. Tuttavia, ciò deve essere economicamente sensato. L'autostrada viaggiante (RoLa) dovrebbe essere utilizzata esclusivamente su tratte a lunga percorrenza, come per esempio da Monaco di Baviera a Verona e viceversa, così come almeno per la tratta Wörgl-Trento. Sulla tratta Wörgl - Brennersee, invece, non è una valida alternativa alla strada, ma solo una costruzione politica, che ha la sua ragion d'essere unicamente nei divieti di circolazione", hanno concluso i presidenti delle Camere di commercio di Trento e Bolzano, Giovanni Bort e Michl Ebner.













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