Arrestato imprenditore evasore totale 

Operazione dei carabinieri. In manette un 41enne croato che deve scontare in carcere una pena di quasi 3 anni e mezzo per reati fiscali È titolare di una ditta che opera in Italia e ha sede oltre confine: era sconosciuto ai registri contabili e non aveva presentato denunce dei redditi dal 2012



Rio pusteria. I carabinieri di Rio Pusteria hanno rintracciato un cittadino croato 41enne, che dovrà scontare in carcere una pena di quasi 3 anni e mezzo per reati fiscali.

Il Tribunale di Bolzano, con sentenza del luglio scorso, aveva condannato il 41enne croato, titolare di una ditta che è attiva ed opera sul territorio nazionale ma ha la propria sede in Croazia. L’uomo era stato riconosciuto colpevole di evasione fiscale in quanto, ricorda in una nota il Comando provinciale Carabinieri Bolzano, “totalmente sconosciuto ai registri contabili”. Era stato anche riscontrato il fatto che il 41enne non aveva “presentato delle denunce dei redditi a partire dal 2012”.

L’uomo è stato individuato nel corso di un servizio perlustrativo del territorio. Il controllo ha evidenziato che l’uomo, dopo la condanna, non aveva richiesto misure di pena alternative e avrebbe quindi dovuto scontare la condanna stessa. Terminate le formalità di rito, il 41enne è stato condotto al carcere di Bolzano, a disposizione dell’autorità giudiziaria del capoluogo.

In un anno 18 evasioni internazionali. L’indagine che aveva portato alla condanna dell’imprenditore era stata condotta a suo tempo dalla Guardia di finanza, che nel 2018 ha scoperto in Alto Adige 18 casi di evasione fiscale internazionale per una base imponibile netta recuperata a tassazione di poco superiore ai 67 milioni di euro.

In particolare, nel caso di evasioni internazionale le forze dell’ordine si trovano spesso a che fare con soggetti che ignorano o fingono di ignorare le norme che regolano le rispettive attività e, messi di fronte a eventuali responsabilità, si appellano appunto al fatto di “non sapere” come stavano le cose, cercando possibili vie d’uscita e appigli legali nell’indicazione della sede della propria azienda e del suo campo operativo, l’una in uno Stato e l’altro in un altro Stato.

L’attività della Guardia di finanza. Sempre considerando l’attività in provincia e sempre in riferimento all’anno scorso, le Fiamme gialle hanno anche scoperto 152 evasori totali con beni sequestrati pari a un valore di 4 milioni 640.095 euro.

In totale, in base ai dati presentati a fine giugno in occasione della cerimonia per il 245° anniversario della fondazione del corpo, in Alto Adige la Guardia di finanza lo scorso anno ha recuperato a tassazione oltre 132 milioni di euro, di cui una parte sono da addebitare al recupero dell’Iva incassata ma non versata allo Stato da imprese commerciali.

Le verifiche fiscali sono state, sempre nell’ultimo anno, 949, i reati fiscali scoperti sono stati 115, di cui quasi il 90 per cento sono stati considerati e classificati come “gravi”. Le frodi Iva perpetrate in Alto Adige sono state 17.

Uno dei dati statistici più allarmanti per l’Alto Adige riguarda invece le investigazioni patrimoniali antimafia. I soggetti denunciati nel corso del 2018 sono stati 23 con un riciclaggio accertato di 66 milioni 381.289 euro. Sono stati operati sequestri per 1 milione 689 mila 277 euro. A livello regionale, nella lotta alle varie forme di criminalità economico - finanziaria sono state concluse 23 investigazioni patrimoniali antimafia nei confronti di 85 soggetti (72 persone e 13 società). Il denaro illecitamente accumulato dalle mafie, dagli evasori seriali, dai corrotti e corruttori e dagli altri criminali, per poter essere «lavato» della sua provenienza «sporca», viene riciclato in attività o in investimenti apparentemente «puliti».

A livello regionale il valore del riciclaggio accertato dalla Guardia di finanza nell’ultimo anno e mezzo è attorno ai 69 milioni di euro.













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