Migranti

Brennero, cinquecento clandestini in 24 giorni 

Significativa Impennata dei flussi in entrata «il che fa presupporre che Austria e Germania facciano ben poco filtro». Deriu (Siulp): «Nella direzione opposta sono state ricostituite le scorte trilaterali con numeri davvero modesti». L’Austria ne ha fermati solo 30


Massimiliano Bona


BRENNERO. Torna a riproporsi la questione clandestini al confine tra Italia e Austria. Nell’ultima settimana - dal 18 al 24 luglio - sono stati registrati 185 ingressi irregolari al Brennero mentre nel solo mese di luglio (fino al 24) siamo arrivati a quota 500. Una cifra che inizia ad essere davvero significativa. Il dato su cui bisogna riflettere - peraltro - è quello proveniente dall’altra direzione: i flussi sono pressoché nulli dall’Italia verso l’Austria con soli 30 irregolari che hanno varcato il Brennero e sono stati poi fermati dalla polizia austriaca. Il vero paradosso è che verso Nord sono state ripristinate le scorte trilaterali con un notevole dispendio di uomini e risorse per le nostre forze dell’ordine sebbene il problema, semmai, sia nella direzione opposta.

Rispetto agli anni scorsi a cambiare è soprattutto la nazionalità degli irregolari fermati in questi controlli a campione. In vetta ci sono i pakistani (84) davanti a indiani (62), marocchini (13) e tunistini (7), giusto per citare le nazionalità più significative.

Su base mensile, invece, prevalgono sempre i pakistani (214) davanti agli indiani (179), mentre marocchini (46) e tunisini (18) restano nelle retrovie. Notevole il numero di treni controllati, ben 126, dal primo al 24 luglio.

Sul versante, opposto, il problena sembra invece non esistere nemmeno. Nell’ultima settimana sono stati fermati 7 irregolari e nel corso di tutto il mese di luglio parliamo comunque di una trentina di persone.

Mario Deriu, segretario provinciale del Siulp, dà una lettura precisa di questi dati. «Da tempo segnaliamo l’intensificazione dei flussi in entrata, verso l’Italia per capirci, ma non si è fatto granché finora né dal punto di vista degli organici della Polfer e tantomeno dal punto di vista organizzativo. Paradossalmente, invece, è stata ricostituita la scorta trilaterale in uscita a fronte di flussi davvero ai minimi termini investendo, di fatto, anche risorse importanti dove non c’è nemmeno necessità. Tutto il lavoro di identificazione e registrazione, allo stato attuale, ricade sulla polizia italiana mentre dall’altra parte - e a provarlo sono i numeri - non c’è ben poco filtro su chi viaggia verso Sud da parte dell’Austria e della Germania».

Sull’ultimo treno controllato domenica a Brennero, proveniente dall’Austria, sono stati fermati 50 irregolari. A tutti è stato consegnato il biglietto d’invito a comparire in Questura.













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