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Bressanone, furti in casa: prese di mira soprattutto le frazioni 

Il punto con la polizia locale. Il maggior numero di effrazioni a Kranebit e Costa d'Elvas. «Colpite le zone con un’agevole via di fuga e le abitazioni senza sistema d’allarme»


Fabio De Villa


BRESSANONE. Furti ed effrazioni proseguono a settimane alterne. Abbiamo fatto il punto con il coordinatore della polizia locale Giuseppe Lombardi che chiede alla popolazione di collaborare attivamente con le forze dell'ordine per fermare questa ondata di furti, dando anche preziosi consigli per tutelarsi.

Quali sono i consigli della polizia locale per difendersi dai furti in casa?

«Chiudere sempre bene porte e finestre e soprattutto abbassare le tapparelle o chiudere le persiane anche nei piani superiori. I furti non vengono commessi al piano terra, ma anche a quelli superiori, passando attraverso i terrazzi esterni».

Un buon sistema di allarme è utile?

«Secondo noi assolutamente si, in quanto un buon sistema di allarme attira l’attenzione dei vicini e mette in fuga i ladri, anche se questo purtroppo entra in funzione quando il danno è fatto. Nella maggior parte dei casi le abitazioni visitate non avevano un sistema d’allarme installato».

Quali sono gli orari in cui si verificano le effrazioni?

«Secondo le nostre statistiche e quelle dei colleghi delle altre forze dell'ordine i furti e le effrazioni vengono commessi nel tardo pomeriggio, in particolar modo tra le 18 e le 22 e si concentrano per lo più in autunno e inverno quando fa buio presto».

Si tratta di un’unica banda o ci sono diversi gruppi in azione?

«Ci troviamo di fronte a più di un gruppo. Se poi essi siano collegati o meno tra loro non posso dirlo»

Quali sono le zone più colpite?

«La maggior parte dei furti si è registrata nelle frazioni o nelle zone Kranebit e Costa d'Elvas, comunque, zone adiacenti a campi o boschi e dove la via di fuga spesso era proprio il bosco o la campagna. Riteniamo che le abitazioni vengano scelte a caso in base alla facilità con cui si può entrare».

Dalle telecamere di videosorveglianza è emerso qualche dato utile alle indagini?

«Difficilmente è possibile avere delle immagini che permettano l’identificazione dei soggetti ripresi, ma da queste si può capire se a colpire sono una o più persone, se sono sempre gli stessi soggetti o come si muovono, il tipo di indumenti ed attrezzature usate e così via dicendo».

Il nuovo sistema di videosorveglianza dotato di intelligenza artificiale in fase di installazione a Bressanone potrà aiutarvi?

«Certamente, va detto che nell'ultimo anno sono state aggiornate tutte le 21 vecchie telecamere esistenti a Bressanone e portate ad un livello tecnologicamente un po' più alto. Non solo, in accordo con Sta sono state “portate”all'interno dell'impianto di videosorveglianza esistente, 32 nuove telecamere ad alta definizione che oggi monitorano la zona del nuovo centro mobilità e della stazione ferroviaria. Con le telecamere abbiamo individuato gli autori di furti di biciclette nella zona della stazione».
 

















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