Il caso

Bressanone: luce, bollette più care del 30%. Asm: «Materie prime costose» 

La stangata per le famiglie. Dall’Azienda servizi municipalizzati un’indicazione e un consiglio indirizzati agli utenti: «Per proteggersi dagli aumenti si può passare al mercato libero e sfruttare le fasce orarie notturne a tariffe ridotte» 


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Ogni famiglia di Bressanone pagherà in media, da questo mese, quasi il 30% in più per le bollette dell’elettricità. Si tratta di aumenti dovuti al rincaro delle materie prime. “Il rialzo dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici con la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e alle difficoltà nelle filiere di approvvigionamento, e le alte quotazioni dei permessi di emissione di anidride carbonica portano agli aumenti della bolletta dell’elettricità e di quella del gas - spiegano i direttori generali di Asm Bressanone Francesco Berretta e Markus Ritsch – Stando ai valori odierni e alle misure varate dal Governo, valide per il prossimo trimestre, l’aumento per la famiglia tipo sarà del 29,8% per la bolletta dell’elettricità.”

“Chi si è affidato al mercato tutelato, che terminerà il 31 dicembre 2022, e vuole proteggersi dai rincari può passare al mercato libero”, continuano i dirigenti. Le offerte sono molte e a Bressanone e dintorni c’è Ben, Bressanone Energia, l’offerta del mercato libero che garantisce la fornitura di energia verde proveniente da risorse naturali dell’Alto Adige. “Agli sportelli di Asm Bressanone - sottolineano Berretta e Ritsch - è attivo un servizio centralizzato per l’energia elettrica pronto a fornire ogni informazione. I cittadini possono ottenere una consulenza completa sulla fornitura di energia verde locale e sull’eventuale passaggio al mercato libero dell’energia”.

In vista degli aumenti la direzione di Asm dà agli utenti un consiglio. “L’uso in modo efficace di elettrodomestici, luce e altro in fasce orarie delle giornate di minimo consumo, ad esempio di notte con tariffe ridotte, può ammortizzare il rincaro della materia prima - concludono Berretta e Ritsch - Oltre al ridotto consumo, poi, ogni utente nella scelta della fornitura di energia elettrica da fonte rinnovabili può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente”.

 













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