Bressanone

Bressanone, pane e dolci dai panifici a donne e bambini in difficoltà 

I prodotti invenduti sono offerti a Kinderdorf, Rifugio delle donne e Casa della solidarietà. «Ogni sera - racconta Christian Gasser - 10 chili di pane che diamo ai volontari»


Fabio De Villa


BRESSANONE. Donare il pane invenduto per aiutare persone in difficoltà che non riescono a pagarsi un pasto. A Bressanone questa iniziativa coinvolge alcuni panificatori ed è significativa la quantità di prodotti donata. Ammonta infatti a una decina di chili il pane invenduto che i panifici della sola catena “Gasser” in città destinano alle persone in difficoltà e alle associazioni che si occupano di aiutare il prossimo. Numeri che risaltano anche perché rappresentano cibo che diventa solidarietà invece di essere gettato via inutilmente.

“Fin dalla fondazione del panificio, la nostra missione è stata quella di aiutare i bisognosi e fare in modo che nulla finisse nella spazzatura – racconta Christian Gasser, dell’omonimo panificio brissinese - Per questo motivo, da oltre 10 anni, la sera doniamo prodotti da forno alla casa per ragazzi della Kinderdorf, al Rifugio delle donne e alla Casa della solidarietà di Bressanone. Anche a Brunico doniamo ogni giorno al Banco alimentare il cibo invenduto.

Ogni sera sono circa 10 i chili di pane che raccogliamo per consegnarlo ai diversi volontari della città, peso che si deve sommare a una cassa di dolci che viene riempita a parte. Giornalmente è inevitabile che, in prossimità dell’orario di chiusura dei nostri negozi e filiali, rimanga del pane invenduto, ma noi non cerchiamo di non buttare via niente. In collaborazione con la Casa della solidarietà - continua Gasser - sosteniamo piccoli progetti finalizzati alla distribuzione serale del pane invenduto alle persone in difficoltà che vivono nei dintorni. Inoltre ogni sera una parte dei nostri prodotti viene consegnata gratuitamente al Südtiroler Kinderdorf di Bressanone”.

In un mondo che conta ormai un numero sempre più cospicuo di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, “compiere gesti di concreta solidarietà - dice Gasser - dovrebbe essere considerato un dovere sociale. Donare il pane è tra le azioni più significative, perché il pane è il bene primario, quello che non dovrebbe mai mancare a chi ha fame.

Fortunatamente esistono tanti panifici in Italia che quotidianamente donano i loro prodotti in eccedenza alle persone che ne hanno realmente bisogno, noi non vogliamo essere da meno. Un gesto semplice ma estremante importante, in particolar modo in questo periodo, in cui l’aumento dei prezzi delle materie prime ha portato inevitabilmente ad una lievitazione dei prezzi per i consumatori, che, sempre più numerosi, non riescono a fare una spesa sufficiente per il fabbisogno della propria famiglia”.













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