indagini

Carabinieri speronati a Rio Pusteria: individuati 5 giovani

Dopo l’incidente, con un militare ferito, l’auto era sparita per poi esser ritrovata abbandonata in un bosco



BRESSANONE. I militari della Compagnia Carabinieri di Bressanone, dopo lo speronamento dell’auto civetta dell’Arma (ossia priva di contrassegni)  stanno chiudendo il cerchio sulla ricostruzione dei fatti e sull’accertamento delle responsabilità.

La notte tra sabato e domenica scorsi una utilitaria di marca americana era entrata nel parcheggio della stazione ferroviaria di Rio in Pusteria per evitare i controlli di un posto di blocco che era poco più avanti.

Nel parcheggio però c’era un’auto civetta della Compagnia di Bressanone. I militari, capito cosa stava succedendo e pensando al peggio, ovvero che i passeggeri avessero qualche delitto da nascondere, avevano intimato l’alt ma erano stati investiti.

Il conducente dell’auto sospetta non aveva esitato a colpire l’auto civetta piegando la portiera del conducente, determinandone un discreto danno. Il conducente era riuscito a scansarsi in tempo ma era comunque rimasto contuso. Poca cosa per fortuna rispetto a come sarebbe potuta finire per lui.

I fuggitivi erano stati cercati e l’auto poco dopo era stata trovata abbandonata in zona boschiva ma gli occupanti uccel di bosco.

Ora però partendo dai dati certi, ovvero la proprietà del mezzo, i carabinieri brissinesi sono riusciti a identificare con assoluta certezza tutti e cinque i giovani che erano a bordo del veicolo.

Ora saranno convocati in caserma per esporre ciascuno la propria versione dei fatti. In questo modo i militari dell’Arma potranno fare piena luce, capire chi ha fatto cosa, ed accertare tutte le responsabilità.

Nel frattempo il militare contuso si è rimesso ed è rientrato in servizio.













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