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Bloccati tra la nebbia e il nevischio con attrezzature scarse: paura per sei giovani escursionisti

Corno di Tramin, il gruppo ha perso il sentiero ed è rimasto bloccato in un’area impervia. A complicare i soccorsi le difficili condizioni climatiche. Difficile l'intervento di recupero



BRESSANONE. Sei giovani studenti stranieri sono rimasti bloccati appena sotto la vetta del Corno di Tramin dopo aver perso la traccia del sentiero.

Una situazione di pericolo di vita estrema per via del terreno, estremamente impervio, molto esposto, friabile e coperto da uno strato di neve e ghiaccio, sommato alla condizione di esaurimento fisico e mentale dei ragazzi e l'equipaggiamento assolutamente inadeguato, che gli aveva causato ipotermia e spossatezza.

A complicare ulteriormente i soccorsi una fitta nebbia e un vento gelido con nevischio.

Quattro soccorrritori sono stati portati in quota, ai limiti del whiteout, con due rotazioni del Pelikan. Dal punto di sbarco, si è dovuto risalire un dislivello verticale di 500 metri, fuori traccia sul terreno ripido e pericoloso, fino a raggiungere i sei studenti (una ragazza e cinque ragazzi).

Un secondo team è partito via terra per offrire ulteriore supporto. Dopo aver messo in sicurezza i pazienti, confortati, rivestiti con tutti i capi di abbigliamento presenti negli zaini dei quattro soccorritori e con diversi teli termici, sono stati condotti assicurandoli a "corda corta" fino al sentiero e da li fino al Rifugio Forcella Vallaga dove sono stati rifocillati e sono rimasti per la notte.

L'intervento, scattato verso le 14.45, si è protratto fino a tarda sera con il sopraggiungere del buio. I quattro soccorritori, alla luce delle lampade frontali sono successivamente ridiscesi per quasi due ore fino alla Untere Flaggeralm, al limite della strada forestale, dove altri soccorritori si sono recati con un mezzo fuoristrada per il recupero ed il definitivo ritorno in sede. Intervento concluso oltre le ore 22.













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