Esenzioni Irpef e tariffe stabili, l’ok dei sindacati

Bressanone. “Le organizzazioni sindacali prendono atto con soddisfazione della delibera del consiglio comunale di Bressanone che ha aumentato da 28.000 a 35.000 euro la quota esente dall’addizionale...



Bressanone. “Le organizzazioni sindacali prendono atto con soddisfazione della delibera del consiglio comunale di Bressanone che ha aumentato da 28.000 a 35.000 euro la quota esente dall’addizionale Irpef Comunale”. Lo scrivono in un comunicato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Bressanone Val Isarco Asgb, Cgil, Cisl e Uil, che sottolineano come il provvedimento deliberato dal consiglio comunale della città vescovile abbia “dato attuazione all’intesa trovata nel recente incontro (19 novembre 2019) tra sindacati, il sindaco Peter Brunner e il vice sindaco Claudio Del Piero, tenendo conto che la stessa richiesta era stata presentata già nel novembre del 2018”.

I sindacati promuovono il governo cittadino anche sul fronte delle tariffe dei servizi pubblici: “L’amministrazione comunale - scrivono nello stesso comunicato - ha mantenuto anche l’impegno preso con i sindacati di mantenere sostanzialmente stabili le tariffe dei servizi pubblici, malgrado fosse previsto un aumento dei costi dovuti al rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei propri dipendenti”.

E un terzo punto la giunta Brunner lo incassa nella “battaglia alla burocrazia”: “Anche la semplificazione nel settore delle costruzioni decisa dal consiglio comunale rappresenta un passo avanti nella riduzione della burocrazia, perché in alcuni casi la concessione edilizia formale verrà sostituita da un’autocertificazione, con evidenti risparmi di spesa e adempimenti”.

Poi arrivano le altre richieste: “I sindacati chiedevano inoltre un intervento nel settore dell’edilizia sociale, modifiche al regolamento per l’uso di taxi da parte di utenti bisognosi di accompagnamento e misure per agevolare l’assegnazione di alloggi in comodato tra parenti stretti.

Inoltre le organizzazioni sindacali hanno deciso di prendere una posizione chiara rispetto al futuro del Giardino vescovile di Bressanone. Nell’ottica di una destinazione d’uso che garantisca la fruizione del giardino ai cittadini di Bressanone e alle loro famiglie come punto d’incontro e zona di svago a misura di giovani e anziani le organizzazioni sindacali ritengono che l’accesso debba essere gratuito e senza restrizioni. Infine chiedono un uso oculato e rispettoso dei soldi pubblici utilizzati per la realizzazione dei progetti deliberati”.













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