In città il murale contro le mafie
L’opera. Raffigura i giudici Falcone e Borsellino: é stata commissionata da Evviva Bressanone a Igor Scalisi Palminteri L’artista palermitano: «Abbiamo voluto indagare l’ironia, il lato umano della vita di questi due grandi eroi»
BRESSANONE. Al via la realizzazione del murale raffigurante i giudici Falcone e Borsellino all’Ite di Bressanone. L’opera commissionata all’artista di fama internazionale Igor Scalisi Palminteri dal Comitato di educazione permanente «Evviva Bressanone» presieduto da Claudio del Piero, dà seguito alla precedente iniziativa per i 700 anni dalla scomparsa del poeta Dante Alighieri. «Le due grandi immagini – dice al giornale Palminteri – sono il frutto di un’attenta selezione di bozzetti fatta assieme al curatore del comitato Antonio Bova. Abbiamo voluto indagare l’ironia, il lato umano della vita di questi due grandi eroi. Ad una prima occhiata sembrano divi del cinema, ma il loro sorriso sornione ci porta altrove. Al coraggio di chi a testa alta, senza troppi giri di parole, affronta la battaglia più importante mai combattuta contro le organizzazioni criminali: che puntano proprio a far abbassare la testa alla gente, all’omertà».
«L’opera – conclude l’artista – è in ricordo del trentennale delle stragi di mafia. Il loro sguardo in lontananza è un segno di speranza, la mafia è fatta da uomini e può essere sconfitta, questo è il messaggio». L’artista palermitano ha già creato sette opere sull’argomento, una a Modena per l’associazione Libera (contro le mafie) e le altre in Sicilia. Con l’aiuto dell’assistente Nino Carlotta, impiegherà l’intera settimana (fino a venerdì) per portare a compimento questo grande murale che nella parte finale vedrà protagonisti anche i ragazzi dell’Istituto Falcone e Borsellino. Difatti la dirigente Maria Concetta Capilupi si dice «entusiasta dell’iniziativa. La scuola – ribadisce la preside – è parte attiva dell’opera. È il primo istituto scolastico, al di qua del confine col Brennero, che per volere degli studenti e del Collegio docenti, nel lontano 1995 decise di cambiare nome in memoria dei due giudici: è la nostra storia».
«Inoltre – continua la Capilupi – il progetto si colloca all’interno di una cornice più ampia. A fine mese ci farà visita Maria Falcone (il 26 novembre) e per noi è un onore immenso. Abbiamo già preso parte al trentennale con la presentazione del libro di Alessandro De Lisi (il curatore artistico della Fondazione Falcone) ed ora siamo in procinto di realizzare un’opera d’arte collettiva che segnerà indelebilmente lo spazio urbano in città. Un omaggio a Bressanone e all’Alto Adige: sempre attento al benessere ed alla giustizia sociale della popolazione». «I ragazzi – conclude la dirigente – hanno anche realizzato una escape room per dimostrare, con un gioco, che la mafia non scherza. Il titolo è “la mafia non è un gioco, provalo tu”. Con il loro linguaggio semplice ed immediato, insieme ai docenti, comunichiamo legalità. Vogliamo contribuire a disegnare lo spazio intorno a noi, uno spazio di libertà, con una fiducia piena nel futuro. Il murale verrà inaugurato i primi giorni di dicembre, noi ci saremo, e con noi istituzioni e cittadinanza».