La storia

La colletta dei carabinieri per curare il piccolo Max 

La raccolta fondi a Chiusa: il bambino della val d’Isarco è affetto dalla sindrome di Joubert. Consegnato alla famiglia un assegno di 16.800 euro: «Questo è il grande spirito dell’Arma»


Fabio De Villa


BRESSANONE. La pandemia ha colpito duro le famiglie italiane, anche dal punto di vista economico. La crisi non ha risparmiato neppure il ricco Alto Adige ma ciò nonostante non è riuscita a fermare la voglia di aiutare il prossimo, di portare un minimo di sollievo a chi vive una situazione di evidente difficoltà.

Lo sa bene il presidente dell’Anc (l’Associazione Nazionale Carabinieri) di Chiusa, Giampaolo Cappelletti; assieme alla grande famiglia dell’Arma ha consegnato un assegno di 16.800 euro alla famiglia di Max Gamper, splendido bambino di 8 anni affetto dalla sindrome di Joubert. Max, infatti, è affetto da questa malattia che colpisce solo tre bambini in tutto l’Alto Adige e di cui si conosce ancora troppo poco.

Il piccolo è uno dei tre bimbi in regione che sin dalla nascita soffrono di questa malformazione congenita che interessa principalmente lo sviluppo del cervelletto e del troncoencefalo, strutture situate alla base del cervello. La malattia si manifesta già nei primi mesi di vita con ipotonia, ritardo nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo, disturbi del pattern respiratorio e movimenti anomali degli occhi. In Italia ne soffre circa una persona su 100mila.

Fino all’età di cinque anni Max non riusciva nemmeno a camminare da solo e ancora oggi ha difficoltà a parlare. Proprio per questo motivo la sua famiglia sta cercando di raccogliere fondi per aiutarlo nella parola attraverso la scuola americana di lingue, specializzata in questo tipo di attività. La sezione Anc di Chiusa si è messa in moto coinvolgendo, oltre che la Presidenza Nazionale, anche i propri associati e i presidenti delle sezioni nella regione, informandoli della raccolta fondi.

«La grande famiglia dell’Arma dei Carabinieri ha contribuito con grande generosità e così siamo riusciti a raccogliere la somma di 16.800 euro che potrà dare un valido aiuto a risolvere i problemi del bambino – racconta il presidente Giampaolo Cappelletti -. In un momento come quello che stiamo attraversando, gesti come questo sono la conferma di quanto sia importante essere solidali. La generosità che è stata espressa nei confronti della famiglia Gamper rappresenta un grande gesto, che mi ha profondamente commosso. L’attenzione e la vicinanza nei confronti di questi nostri concittadini è ammirevole ed encomiabile.

La nostra grande famiglia ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore grande al servizio degli altri. Questo è lo spirito del carabiniere, che non verrà meno in nessuna situazione. A nome del direttivo desidero esprimere un sentito ringraziamento per la grande solidarietà che è stata concretamente dimostrata attraverso questa importante donazione. Un particolare ringraziamento, poi, va all’avvocato Alexander Laimer, presidente del Kiwanis Club di Merano, che ha contribuito all’evento con una importante donazione».

Alla cerimonia di consegna dell’assegno erano presenti il sindaco di Chiusa Peter Gasser, il colonnello Marco Lunardi, il cappellano militare, don Gianmarco Masiero, l’ispettore regionale per il Trentino Alto Adige, tenente Mauro Tranquillini, il maresciallo di stazione Luca Sabetta, il coordinatore provinciale per l’Alto Adige Egon Raffainer, il presidente del Kiwanis Club Merano Alexander Laimer e il direttore della filiale di Chiusa della Cassa di Risparmio Siegfried Weiner.













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