Nel castello di Sarnes una scuola dove non ci sono bocciature
La Waldorf - presente dal 1997 - segue le indicazioni pedagogiche del filosofo austriaco Rudolf Steiner. Fino all’ottava classe (la terza media) non sono previsti voti e al posto delle pagelle si hanno dei «profili»
BRESSANONE. Il metodo steineriano è un approccio educativo «olistico» che abbraccia la persona nella sua interezza. Basato sul concetto di antroposofia è stato sviluppato a partire dagli inizi del ‘900 secondo le indicazioni pedagogiche fornite dal filosofo austriaco Rudolf Steiner.
A Bressanone dal 1997 è presente una scuola privata Waldorf (così si chiama) che, sotto forma associativa – finanziata e gestita dalle famiglie aderenti – presenta un’offerta formativa che va dall’asilo fino al primo biennio delle scuole superiori. L’istituto trasferitosi da qualche anno a Sarnes nel «castello Buehlerhof» propone un ciclo educativo diviso in tre settenni, tre periodi di sette anni che secondo i principi steineriani corrispondono alle principali fasi dello sviluppo umano.
Il piano di studi, scandito proprio da queste tappe evolutive, viene portato avanti attraverso un approccio «artistico» ricco di esperienze dirette, così da rivelare gli interessi e le attitudini degli iscritti e stimolarne la progressiva volontà ed autonomia. Complessa è la fase valutativa: la scuola steineriana non accettando come criterio distintivo tra gli alunni il rendimento – non assegna voti – per cui in linea di principio non sono previste né verifiche né bocciature. Difatti fino all’ottava classe (la terza media), al posto delle pagelle si hanno dei «profili» che rispecchiano il metodo di apprendimento e il carattere dello studente, in modo da incentivarne il proseguimento nel percorso di studi.
Altro punto nodale è il reclutamento dei docenti. Secondo la concezione steineriana l’insegnamento è un’arte e necessita di «vocazione»: l’importante è instaurare una relazione profonda di carattere emozionale tra l’allievo e il docente che si rifletterà poi positivamente anche nel processo d’insegnamento-apprendimento. Ogni scuola si configura quindi come un organismo a sé stante autogestito collegialmente. La responsabilità delle scelte amministrative spetta al Consiglio Direttivo, formato da volontari, genitori e insegnanti spesso ex alunni della scuola, mentre le decisioni di carattere pedagogico spettano al coordinatore didattico ed al Collegio decenti. Gli insegnanti devono acquisire una specifica preparazione in pedagogia steineriana (in ogni Paese è presente un organismo ufficiale formatore). Attualmente in Italia si contano 65 asili, 30 scuole del primo ciclo e 2 scuole superiori (tra cui quella di Sarnes).
La coordinatrice didattica Gerda Amort conferma al giornale che «la scuola al Buehlerhof è parificata per il primo ciclo d’istruzione (elementari e medie) mentre per il primo biennio delle superiori è riconosciuta: ciò significa che gli alunni possono sostenere l’esame di terza media con i professori interni». A livello mondiale sono presenti 1180 istituti dei quali 800 in Europa.