bressanone

Otto alloggi per anziani e disabili grazie a una donna generosa 

Festa a maso Götschele per la posa della prima pietra: appartamenti pronti entro un anno. La donazione di Maria Obexer ha consentito al Comune di prevedere un nuovo polo sociale per i brissinesi


Fabio De Villa


BRESSANONE. Otto appartamenti per anziani, di cui due studiati per ospitare fino a 6 persone disabili. Il maso Götschele di via Plose sarà presto una realtà e nella giornata di ieri si è svolta la cerimonia per la posa della prima pietra alla presenza delle autorità comunali, della comunità comprensoriale e dei referenti della casa di riposo Santo Spirito.

I lavori sono iniziati da tempo e oggi sono già a buon punto, con le fondamenta in bella vista e pronte per essere coperte. Bisognerà attendere ancora un anno e mezzo per poter accedere alla struttura da 3 milioni di euro, di cui 2 milioni per i lavori veri e propri, altri 230 mila per arredamento ed altri 850 mila a disposizione per l'amministrazione. Un importo di 803 mila sarà finanziato dalla Provincia per finanziare i due appartamenti riservati alle persone con disabilità.

Una storia travagliata quello del maso Götschele, partita 12 anni fa quando, nel 2010, il comune di Bressanone aveva ereditato dalla signora Maria Obexer il maso Götschele e 600 mila euro. L’ultimo desiderio della signora era che il Comune vi realizzasse un centro per disabili o anziani. Una parente tuttavia aveva rivendicato per sé parte del lascito e le pratiche burocratiche si erano allungate. Solo nel luglio di due anni fa, le parti hanno raggiunto un accordo e sottoscritto un atto di conciliazione presso il Tribunale di Bolzano. L’Ufficio Tecnico del comune brissinese aveva così elaborato e sottoposto alla giunta comunale lo studio di fattibilità del progetto, dando così il via libera alla realizzazione di un edificio di tre piani con 8 unità abitative di circa 40-45 metri quadri l’uno.

Ogni appartamento disporrà di un soggiorno con angolo cottura, una camera da letto, bagno, balcone o veranda e cantina, tutto naturalmente privo di barriere architettoniche. Ci saranno un’area verde con spazi comuni, un comparto per le cure e l’assistenza e una grande area all’aperto.

 













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