Pd, no alla lista degli italiani e Prader candidata sindaco 

Verso le Comunali. Il capogruppo Cappelletti esclude la possibilità di un’alleanza con Insieme E replica a Massimo Bessone: «Fin qui non si vede la forza del progetto della Lega a Bressanone» 



Bressanone. “Bessone sostiene che con la candidatura a sindaco di Renate Prader ci mettiamo fuori dai giochi? Vorrei fargli notare che Renate Prader è candidata sindaco e non vice sindaco, e il sindaco sarà un esponente di madrelingua tedesca. A parte la provocazione - scrive Mario Cappelletti, capogruppo e portavoce del Pd a Bressanone commentando la recente presa di posizione del numero uno della Lega locale - credo che, se si volesse seguire il ragionamento di Bessone, allora i primi ad essere fuori dai giochi sarebbero loro, considerando che difficilmente Bessone rinuncerà al ruolo di assessore provinciale per fare il vice sindaco a Bressanone”.

La macchina organizzativa del Pd è al lavoro e il Circolo locale si sta riunendo con cadenza settimanale per costruire programma e lista in vista delle Comunali di maggio. Prosegue Cappelletti: “Stiamo raccogliendo una serie di disponibilità a candidarsi da parte di concittadini che rappresentano uno spaccato significativo della società civile. Persone con ruoli diversi provenienti dal mondo del sociale, imprenditoriale e artigianale, dal mondo giovanile, da quello delle associazioni e degli anziani, impegnate nell’ambito della sanità, della cultura e dello sport, accomunati dalla voglia di dare un piccolo contributo alla costruzione di un progetto che, oltre a vedere l’ulteriore sviluppo di Bressanone per i prossimi cinque anni, abbia alla base un modello di società più aperta, più inclusiva, fatta di meno odio e divisioni e più vicina alle esigenze di chi ha bisogno e di chi è in difficoltà. Stiamo completando in questi giorni la costituzione di un gruppo di saggi non iscritti al partito che ci daranno una mano nella stesura del programma e a breve ufficializzeremo questa iniziativa”.

Cappelletti esclude poi un’alleanza alle Comunali con Insieme per Bressanone: “Allo stato attuale delle cose escludo qualsiasi tipo di apparentamento con Insieme, non vedendo una vera ragione e un vero vantaggio per un’operazione di questo tipo. Abbiamo sperimentato in passato che tentativi di alleanze di questo tipo hanno spesso dato vita a polemiche e litigi dell’ultimo momento che hanno finito per compromettere anche i buoni propositi che ne stavano alla base. Il Pd pertanto si sta preparando a correre da solo alle prossime Comunali con una lista forte di persone molto motivate e con un candidato a sindaco una donna dinamica, bilingue e aperta alle diverse culture, molto impegnata nella sociale e con un esperienza politica nel ruolo di presidente del consiglio comunale in questi ultimi cinque anni, ruolo svolto egregiamente”.

Il capogruppo Pd ritorna infine sulle parole di Bessone: “La Lega alle ultime elezioni ha preso qui 1.400 voti. Credo che la gran parte di quei voti non vengano da elettori che voteranno a vita Lega e che lo zoccolo duro della Lega a Bressanone non sia numericamente così forte. Se poi la forza del progetto della Lega a Bressanone la si deve valutate dall’inconsistente contributo che la Lega sta dando in consiglio comunale, specialmente dopo l’uscita di Bessone, credo che allora Bessone debba lavorarci su ancora”.















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