Ponte Widmann, arriva la tutela delle Belle Arti 

Il manufatto da salvare. La storica struttura mostra da tempo segni di degrado e cedimenti  Un intervento di salvaguardia è la premessa a possibili lavori di restauro e ricostruzione


Fabio De Villa


Bressanone. Per garantirne la sopravvivenza, Ponte Widmann, l’antico ponte alla confluenza di Isarco e Rienza, potrebbe diventare presto un bene tutelato dalle Belle Arti. L’ente preposto alla salvaguardia del patrimonio archeologico, storico-artistico e architettonico, infatti, ha espresso la disponibilità a tutelare la struttura risalente al 1882, attivando così le prime procedure. Un intervento per dare un futuro al vecchio manufatto in vista di una futura ristrutturazione, di cui però non si sanno ancora i dettagli.

Attualmente, Ponte Widmann, il vicino ponte Aquila e i Giardini Rapp che li separano, sono tutelati solo dagli “Insiemi”, che individuano e riguardano la storia e l’interazione di comunità e ambiente e rappresentano un contributo per l’identità locale e regionale. Con l’intervento delle Belle Arti, il ponte Widmann avrebbe la tutela di ente di vigilanza specifico per beni archeologici, artistici e architettonici.

“Molti Comuni come Bressanone possiedono tanti elementi preziosi dal punto di vista culturale, che però non sono posti sotto la tutela dei beni culturali ed artistici – spiega l’ingegnere dell’ufficio tecnico comunale Alexander Gruber – Ponte Widmann rientra nella sola tutela degli Insiemi e, dopo il nostro ultimo incontro con i referenti delle Belle Arti nelle settimane scorse, si attiverà presto la procedura per tutelare ulteriormente il manufatto. A breve dovrebbe essere inoltrata la documentazione al proprietario della struttura, il Comune di Bressanone. Procedura questa, necessaria per attivare l’avvio della pratica di tutela nell’ambito delle Belle Arti. Sarà poi il Comune a fare tutte le verifiche del caso e a rispondere di conseguenza”.

Attualmente, non esiste un progetto per il risanamento di ponte Widmann e rimangono aperte quasi tutte le ipotesi analizzate in precedenza: un restauro generale, lasciando invariata la struttura e con l’installazione di due nuove passerelle pedociclabili; mettere solo in sicurezza ponte Widmann e costruirci accanto un nuovo ponte stradale per garantire il collegamento viario (in questo caso, con l’impatto estetico di una nuova struttura); procedere con un potenziamento del ponte attuale, lasciando i grandi archi laterali in ferro a vista e rifacendo invece tutta la sezione stradale per evitare così di avere ancora problemi in futuro con le infiltrazioni. Con l’inserimento del ponte sotto la tutela delle Belle Arti, chiaramente sfuma invece il progetto della demolizione.

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