Giustizia

Progetto Heller, il Comune di Bressanone la spunta al Consiglio di Stato 

Ribaltata la sentenza del Tar. I giudici: «Si tratta di un’opera d’arte e per questo si poteva procedere senza concorso». Previsti costi per 10-12 milioni di euro che saranno sostenuti dalla Provincia. Il sindaco Peter Brunner: «Fatta chiarezza, ci vorranno 3 anni»


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Il Comune di Bressanone ha vinto la sua battaglia legale contro l’Ordine degli Architetti, una lite giudiziaria riguardante l’assegnazione dell’incarico diretto per la sistemazione del Giardino Vescovile all’artista-architetto André Heller senza aver indetto un concorso. La sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal Comune contro la sentenza del Tar che aveva dato ragione all'Ordine degli Architetti in merito all'incarico diretto, e senza concorso, ad Heller, è infatti stata resa nota ieri mattina e ribalta completamente la sentenza del Tar.

“Il progetto di André Heller costituisce un’opera d’arte per la quale il Comune di Bressanone poteva procedere senza concorso - si legge in sintesi nella sentenza dei giudici del Consiglio di Stato - Contrariamente a quanto sostenuto dal Tar, non ci si trovava di fronte ad un appalto pubblico di servizi ma all’acquisizione di un’opera d’arte unica che può essere acquistata esclusivamente dall’artista che ne è autore. Se si fosse trattato di un quadro di Caravaggio, nessuno avrebbe dubitato della possibilità di ricorrere ad una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara. E una volta chiarito che il progetto di André Heller costituisce un’opera d’arte, non esiste irregolarità.”

Soddisfatto, ovviamente, il sindaco Peter Brunner che spiega le prossimi tappe.

“Finalmente la situazione si è chiarita e il Consiglio di Stato ha ritenuto giusto e regolare l’iter che ci ha portato ad affidare in modo diretto l’incarico ad André Heller visto che il suo progetto è considerato un’opera d’arte - spiega Brunner - Ora, il noto artista-architetto potrà iniziare a lavorare al progetto vero e proprio, in modo da poter iniziare i lavori il prima possibile. Ci vorranno circa 3 anni, 3 anni e mezzo, per avere il nostro nuovo Giardino, ma possiamo iniziare e quindi la cosa è molto positiva.”

Ricordiamo che l'accordo tra Comune e Diocesi prevede che il Giardino sia del Comune per 30 anni al costo di 1,2 milioni di euro e che il progetto di Heller, del costo di circa 10-12 milioni di euro finanziati anche dalla Provincia, miri a valorizzare il Giardino in linea con l’impostazione museale del Palazzo Vescovile. “Purtroppo, a causa di queste questioni legali, abbiamo perso circa due anni, siamo in ritardo e ci potrebbero essere anche aumenti dei costi finali», conclude Brunner.













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