Rapina in gioielleria,  si muove anche l’Interpol 

La Polizia italiana vuole conoscere precedenti e complici del 40enne arrestato «Guarderemo anche le telecamere della zona per capire chi faceva il palo»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. La squadra mobile della Questura di Bolzano ha avviato i primi contatti con l’Interpol per cercare di avere più informazioni possibili sul 40enne lituano che lunedì mattina ha cercato – vanamente – di mettere a segno una rapina nella gioielleria Gstader di via Bastioni Maggiori 1, nel cuore di Bressanone. L’episodio ha colpito tutta la comunità della val d’Isarco soprattutto per la brutale aggressione ai danni della titolare Doris Putzer. La donna, che era già stata vittima di una tentata rapina nell’agosto 2010, in quest’occasione è stata afferrata al collo, presa a schiaffi e scaraventata a terra.

Sequestrati guanti, pistola, taglierino e telefonino. Nel frattempo la squadra mobile, grazie anche alla collaborazione di un panettiere e di un barista della zona, è riuscita a recuperare tutti gli «attrezzi di lavoro» del rapinatore dell’Est. Il professionista girava con i guanti – per non lasciare impronte – una pistola giocattolo senza tappo rosso, un telefonino, un taglierino, del nastro adesivo rosso (che in caso di bisogno non avrebbe probabilmente esitato a mettere sulla bocca della gioielliera o di eventuali clienti) e un borsellino. Naturalmente saranno analizzate tutte le ultime chiamate in entrata e uscita.

Le telecamere per individuare il complice. La Questura ha acquisito ieri tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. «Lo scopo - spiega il portavoce Giorgio Augusto Porroni - è quello di verificare con chi è arrivato il rapinatore lituano. Riteniamo, infatti, molto difficile che abbia deciso di fare tutto da solo. È verosimile che qualcuno lo aspettasse all’esterno».

Da questo punto di vista potrebbero essere importantissime eventuali testimonianze da parte dei negozianti che hanno un’attività nei paraggi, ma anche dei passanti. Al momento non è ancora stato possibile stabilire quale fosse la base, in zona, del 40enne lituano. «Tendiamo ad escludere che fosse residente o domiciliato qui».

Oggi la convalida dell’arresto. È attesa invece per oggi la convalida dell’arresto del rapinatore dell’Est che potrebbe decidere di collaborare, svelando i nomi dei complici, oppure chiudersi a riccio. Di sicuro, oltre alla rapina, gli saranno contestate le lesioni personali cagionate alla gioielliera, dimessa con una prognosi di due settimane.

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