Ambiente

Rifiuti, 254 tonnellate bruciate a Bressanone perché impure 

Il bilancio dell’Asm. Michele Bellucco: «Contenevano capsule, pannolini e plastica tanto da indurre i gestori del riciclaggio a smaltirle». La quantità di rifiuti residui è stata di 2.767 tonnellate


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Nel 2021 nel comune di Bressanone sono state raccolte complessivamente circa 11.735 tonnellate di rifiuti solidi urbani, quantità in crescita del 4,3% rispetto all’anno scorso e dell’1,7% rispetto al 2019, anno non condizionato dall’emergenza pandemica legata al Coronavirus. Si registra invece un leggero calo (-2%) dei rifiuti abbandonati nel territorio, che ammontano a circa 38 tonnellate.

In base ai dati di raccolta dall’Asm, la percentuale dei rifiuti raccolti in maniera differenziata nel comune di Bressanone si attesta sul 74,5%, in crescita del 3,1% rispetto al 2020 e del 1,7% rispetto al 2019.

Ma c’è un fattore negativo evidenziato dal dirigente dei Servizi ambientali di Asm, Michele Bellucco.

“Purtroppo a causa dei talora preoccupanti decadimenti qualitativi delle frazioni raccolte in maniera differenziata, in particolare carta e rifiuti organici, una parte quota dei rifiuti riciclabili non ha potuto essere avviata effettivamente a recupero - spiega Bellucco - In particolare nel 2021 ben 254 tonnellate di rifiuti organici erano talmente contaminate con frazioni estranee, come pannolini, plastica, capsule, imballaggi vari), da costringere i gestori del centro di compostaggio ad avviarle a smaltimento.”

Passiamo ai rifiuti residui.

Nel 2021 sono state complessivamente raccolte 2.767 tonnellate di rifiuti residui, destinati a smaltimento, quantità in crescita del 2,7% rispetto al 2020, ma comunque inferiore del 4,4% rispetto ai quantitativi registrati nel 2019.

La differenziata. Nel corso del 2021 la maggior parte delle raccolte differenziate svolte nel territorio del comune di Bressanone hanno evidenziato crescite quantitative significative, però sovente accompagnate da un peggioramento qualitativo. E i necessari interventi di trattamento e selezione dei rifiuti riciclabili determinano un incremento dei costi gestionali, la cui causa è unicamente ascrivibile al comportamento di pochi cittadini poco rispettosi delle regole.

La raccolta mediante campane di carta, vetro e lattine nel 2021 ha registrato un quantitativo complessivo pari a 1.432 tonnellate, dato in calo del 3,8% rispetto al 2020 ma sostanzialmente immutato rispetto al 2019 (-0,2%). La raccolta del cartone presso le utenze produttive ha invece evidenziato un incremento significativo dei quantitativi raccolti, pari al 9,8% rispetto al 2020 ed al 10,2% rispetto al 2019.

I rifiuti organici (scarti di cucina) effettivamente avviati a compostaggio sono in crescita del 6,3% rispetto al 2020, ma si mantengono ancora abbondantemente al di sotto (-7,1%) rispetto ai quantitativi raccolti nel 2019, anche a causa dei problemi qualitativi già evidenziati.

“Questi dati - continua Bellucco - dimostrano ancora una volta l’impatto del lockdown parziale dei primi mesi del 2021, che ha determinato minori conferimenti di rifiuti organici da parte delle utenze produttive, ovvero ristoranti, alberghi e bar, compensati solo in parte dalle più elevate produzioni di rifiuti organici da parte delle utenze domestiche. Analogamente, la raccolta del vetro e delle lattine presso le attività di bar e ristorazione ha mostrato una ripresa rispetto al 2020 (+20,0%), mantenendosi comunque significativamente al di sotto (-24,0%) rispetto ai quantitativi raccolti nel 2019.”

È invece in decisa crescita la raccolta dei rifiuti biodegradabili da giardino, grazie anche all’attivazione, avvenuta nel 2021, del servizio di raccolta porta a porta dedicato. Nel 2021 sono state complessivamente raccolte 342 tonnellate di sfalci e ramaglie, in crescita del 27,1% rispetto ai quantitativi raccolti con servizi su chiamata nel 2020. Tale quantità si somma alle oltre 800 tonnellate di sfalci e ramaglie conferiti al Centro di riciclaggio. Un terzo circa di sfalci e ramaglie prodotti nel territorio comunale non transita quindi per il Centro di riciclaggio, ma viene raccolto direttamente presso il luogo di produzione, contribuendo così in parte a decongestionare gli accessi al centro di raccolta comunale.













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