Rio Pusteria,  i Verdi attaccano la Provincia

Rio pusteria. “Con la decisione a favore dell’ampliamento del comprensorio sciistico di Rio Pusteria la giunta provinciale ha ignorato la valutazione di impatto ambientale che aveva dato parere...



Rio pusteria. “Con la decisione a favore dell’ampliamento del comprensorio sciistico di Rio Pusteria la giunta provinciale ha ignorato la valutazione di impatto ambientale che aveva dato parere negativo. Noi Verdi Grüne Verc chiediamo che questa valutazione venga rispettata e protestiamo contro le modalità adottate dal presidente Arno Kompatscher”. I Verdi sono intervenuti con un comunicato all’indomani dell’ok della Provincia all’ ampliamento dell’area sciistica di Monte Cuzzo sul Klein-Gitsch (Piccolo Monte Cuzzo) a patto che vengano rispettate determinate condizioni. La Gitschberg Jochtal spa prevede di sostituire la sciovia esistente Mitterwiese con una cabinovia ad agganciamento automatico e allo stesso tempo di ampliare la zona sciistica sul Piccolo Monte Cuzzo. Sono previste tre nuove piste di collegamento. L’approvazione degli interventi integrativi indicati in uno studio di fattibilità è collegata alla prescrizione che per la progettazione della stazione a monte dell’impianto di risalita «Kleingitsch» sia richiesto un parere al Comitato provinciale per la cultura architettonica e il paesaggio.

“La decisione di ampliare il comprensorio sciistico bypassando la valutazione di impatto ambientale e tenendo per buona solo quella sui benefici sociali ed economici – scrivono ancora i Verdi - non fa fare una bella figura al presidente e all’assessora Maria Hochgruber Kuenzer,. L’avanzata di impianti di risalita in zone alpine sensibili, il disturbo degli urogalli e il sostegno allo sviluppo turistico senza limiti indicano chiara la direzione di questa giunta, per la quale al primo posto stanno gli interessi economici, a discapito della tutela dell’ambiente e del clima”.

Lo studio di fattibilità con gli interventi integrativi era stato approvato dal consiglio comunale una prima volta nel 2017 e, dopo le osservazioni dell’Avs, una seconda volta nel marzo 2018. La valutazione strategico-territoriale di fattibilità degli interventi integrativi alla zona sciistica del dicembre 2018 era risultata positiva per quanto attiene le considerazioni socio-economiche degli interventi. Per quanto riguarda l’impatto ambientale nell’aprile 2019 il Comitato ambientale aveva espresso parere negativo.

L’area interessa 4 comuni e circa 300 aziende ricettive.













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