River surfing sull’Isarco come sull’Eisbach di Monaco 

L’onda artificiale. Sarà realizzata all’altezza del «ponte-mensa» per accontentare poco più di 200 praticanti attivi Lo studio del professor Aufleger di Innsbruck prevede costi per 1 milione di euro. C’è già il via libera dei Bacini Montani


Massimiliano Bona


Bressanone. Potrebbe sorgere già nel 2021 a Bressanone il primo impianto di «River Surfing» del Nord-Est. Gli appassionati nella città vescovile sono oltre 200, tutti giovanissimi, e hanno un po’ copiato quello che avviene sull’Eisbach a Monaco. «Abbiamo già incassato - sorride soddisfatto il sindaco di Bressanone Peter Brunner - il via libera di massima dei bacini montani e stiamo trattando con la Fondazione Cassa di Risparmio, nuova proprietaria della clinica Guggenberg, perché sarebbe coinvolta in parte anche un’area privata».

Lo studio di fattibilità: costi per 1 milione di euro.

Nei giorni scorsi è arrivato lo studio di fattibilità, presentato dal professor Markus Aufleger dell’Università di Innsbruck, che ha previsto costi nell’ordine di 1 milione di euro, che Bressanone vorrebbe ottenere in tutto o in parte dalla Provincia grazie ai fondi della compensazione ambientale. Bisogna creare un’onda artificiale che esce da un tubo e sfrutta l’acqua che viene restituita dalla centrale di Alperia, che dista davvero pochissimo dal cosiddetto «ponte-mensa o mensa-Brücke». Si mira a creare in buona sostanza creare un’onda statica al cento per cento naturale e verde, che sfrutti l’energia del fiume per creare una parete surfabile.

Un progetto intergenerazionale.

«C’è un aspetto - prosegue Brunner - che molti, in questa fase, non hanno messo sufficientemente in risalto. Il sito prescelto è proprio accanto ad una struttura per anziani. Certo, non saranno tra i praticanti del river-surfing, ma avranno modo di ammirare questi ragazzi, tutti locali, che sprizzano gioia da tutti i pori e si divertono in sicurezza. Faranno conoscenza e spero riusciranno anche a diventare amici».

Il cronoprogramma.

«Contiamo di concludere il progetto nel 2020 e realizzarlo nel 2021. Il progetto è pensato molto più per i locali che per i turisti. Per i nostri ragazzi».













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