Test in 15 minuti, 2% di positivi e 11mila prenotati 

La prima giornata. Il sindaco: «La task force è stata impeccabile con attese ridotte al minimo. Contiamo di arrivare a 15mila tamponi» L’unico neo il sistema informatico: «Si sono lamentati in molti» 


Fabio De Villa


BRESSANONE. La prima giornata di test rapidi nelle sei stazioni di Bressanone è trascorsa senza particolari intoppi, facendo registrare poco più del 2% di positivi su circa 5000 test in città mentre a livello comprensoriale siamo all’1,7% su 13.730 test (dato aggiornato alle 16 di ieri). Fin dalle 8 centinaia di brissinesi si sono incolonnati pazientemente nelle varie corsie dedicate all’esame per individuare soprattutto gli asintomatici. «C’è chi si è sbrigato in 10 minuti - sottolinea il sindaco Brunner - ma la media è stata di un quarto d’ora. Il fatto di aver prenotato 11 mila persone si è rivelato sicuramente un vantaggio. Oltre mille test sono stati fatti alla Brixsana e quindi ci sono tutti i presupposti per raggiungere il target dei 15 mila tamponi. L’unico neo è rappresentato dal sistema informatico e molti concittadini si sono lamentati delle ore di attesa per avere il risultato». La situazione a Bressanone nel pomeriggio è migliorata ulteriormente e non si sono fatti registrare ammassamenti all'esterno delle strutture, facilitando così non poco il lavoro dei volontari. Poco meno di 200 le persone impiegate a Bressanone tra Croce Bianca e Croce Rossa, vigili del fuoco, Soccorso Alpino, personale amministrativo, medici per i test e forze dell'ordine. A Bressanone città le stazioni-test sono sei: due, nella palestra tripla Ex Coni di via Dante, nel palazzetto di via Laghetto, a Millan presso la palestra della scuola Waldner, a Sant’Andrea nella palestra scolastica, a Scezze e Albes nelle rispettive sale pluriuso. Si è rivelata più complicata del previsto la procedura di inserimento dei dati dei test e le postazioni interne alle varie stazioni sono state raddoppiate, passando dalle 2 programmate alle 4 attuali, il tutto per facilitare il lavoro di lettura e smaltire la grande mole di dati durante il corso della giornata. «Siamo convinti - conclude il sindaco Peter Brunner - di poter dare il nostro contributo alla provincia per isolare i contagiati, che sembrano meno del previsto, e ripartire poi di slancio».

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