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Theotag, a Bressanone la giornata di porte aperte per oltre cento maturandi alla scoperta della teologia

Per tutta la mattinata i giovani hanno potuto scegliere tra vari incontri, anche con il vescovo, conferenze, stand informativi e discutere con relatori e operatori che lavorano nei vari ambiti ecclesiali



BRESSANONE. Oltre un centinaio di studentesse e studenti dei tre gruppi linguistici ha partecipato, a Bressanone, al "Theotag", la giornata delle porte aperte che ogni anno fa conoscere ai maturandi le varie possibilità di studio e di impegno professionale nella vita della Chiesa.

Per tutta la mattinata i giovani hanno potuto scegliere tra vari incontri, anche con il vescovo, conferenze, stand informativi e discutere con relatori e operatori che lavorano nei vari ambiti ecclesiali. Dopo tre anni di stop obbligato a causa del covid, lo Studio teologico accademico ha potuto riproporre l'iniziativa che, giunta alla decima edizione, è promossa ogni anno dall'Ufficio pastorale diocesano in collaborazione con l'Ufficio scuola e catechesi, l'Ufficio comunicazioni sociali, le Intendenze scolastiche italiana e tedesca ed il Seminario diocesano.

Il "Theotag" 2023 è stato aperto dal vescovo Ivo Muser: "Non so - ha detto agli studenti - quale sia la motivazione che vi ha portato qui: curiosi, desiderosi, volontari. Ma vi auguro una cosa: che portiate con voi l'interesse e che vi possiate semplicemente impegnare con le tematiche che questa giornata vi fa conoscere".

Il programma si è sviluppato attraverso una decina di conferenze su vari temi di attualità approfonditi dai relatori, tra cui teologi, docenti, operatori del sociale: il rapporto con gi animali, a cosa serve la Caritas, i pregiudizi contro la religione, la vita di strada, l’impegno a livello internazionale, l’assistenza spirituale in ospedale.

Molto partecipato anche il colloquio con il vescovo Ivo Muser, che ha risposto alle tante domande di ragazze e ragazzi: cosa significa per lui la fede, come si immagina la vita dopo la morte, se crede nel bene delle persone. Nelle sue risposte il vescovo ha sottolineato soprattutto i concetti di tolleranza, rispetto, dignità e bene comune che devono guidare l’azione della Chiesa. E per lui la fede è prima di tutto relazione, ha detto Muser.

Non sono mancati gli stand informativi sulle possibilità di formazione e aggiornamento negli istituti ecclesiali. Al termine della ricca mattinata, il Seminario diocesano ha offerto il pranzo a tutti i partecipanti.













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