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Troppe e-bike e mtb sui sentieri in quota? L’appello dell’Avs: «Subito regole chiare»

Riuniti in un convegno a Velturno associazioni e gruppi di interesse coinvolti nella gestione del territorio: «Da anni non si muove nulla



VELTURNO. Regole chiare per i turisti e gli escursionisti che frequentano le montagne altoatesine in mountain bike e un dialogo aperto con tutte le associazioni e le istituzioni interessate, coinvolte nella gestione del territorio. Sono i due obiettivi che si è posto l'Alpenverein Südtirol con il convegno organizzato nei giorni scorsi a Velturno."Gli ultimi cambiamenti nel settore della mountain bike (Mtb) e della mountain bike elettrica (e-Mtb) pongono l'Alto Adige di fronte a sfide sempre più grandi. Per dare forma attiva a questo sviluppo - hanno scritto i portavoce dell'Avs - sono necessari un approccio coordinato e un dialogo regolare con tutti i gruppi di interesse".

Anche perché "dal punto di vista politico, non è cambiato nulla dal 2019". Una "situazione di stallo", che all'Avs non va bene: "In Alto Adige, nessun'altra associazione e organizzazione si trova ad affrontare il fenomeno della mountain bike in modo così diretto come l'Avs - hanno aggiunto gli organizzatori del convegno a Velturno - non solo rappresenta gli interessi degli escursionisti, ma prende in considerazione anche gli aspetti della protezione della natura e funge da portavoce dei volontari che si occupano dei sentieri. Poiché circa il 50% dei suoi oltre 80.000 membri va in mountain bike o in e-mtb, l'Avs ha un forte interesse a contribuire alla definizione di regole e linee guida per questo sport alpino. Sensibilizzazione, formazione e orientamento erano e sono le parole chiave che continueranno a servire per definire le nuove priorità in futuro".

Contributi all'iniziativa lanciata dall'Avs sono arrivati dalle associazioni tedesca e austriaca, il Deutscher Alpenverein - Dav e l'Österreichischer Alpenverein - Öav, che hanno integrato la mountain bike nelle loro attività e sono coinvolte in diverse network. A loro volta, i dirigenti della Società Alpinisti Tridentini - Sat hanno spiegato che "in Trentino esisteva un regolamento con divieti per la pratica della mountain bike, revocato nel 2015 su pressione dell'industria turistica".

A Velturno si è sentita anche la voce dell'Associazione provinciale delle organizzazioni turistiche dell'Alto Adige (Lts), che insieme all'Avs gestisce due terzi dei sentieri.L'Alpenverein aveva già organizzato un incontro con tutti i gruppi di interesse nel 2013 e ha contribuito al manuale per la mountain bike e alla stesura del decreto che vieta le mountain bike sui sentieri escursionistici. È stata coinvolto in diversi gruppi di lavoro convocati da Idm e Provincia. Ora, d'accordo con Lts, l'Avs vuol riprendere in mano la situazione "cercando - è stato detto - di sviluppare linee guida e regolamenti adeguati, che saranno poi sottoposti all'amministrazione provinciale per ulteriori e definitive decisioni".













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