l’operazione

Buoni pasto Covid indebitamente percepiti, multate più di 300 persone

Le indagini dei carabinieri hanno coinvolto i comuni di Sarentino, Renon, Appiano, Terlano, Andriano, Nalles, Cornedo, Meltina, Tesimo, San Genesio, Nova Levante e Nova Ponente



BOLZANO. I militari della compagnia dei carabinieri di Bolzano e in particolare quelli della stazione di Sarentino hanno concluso i controlli relativi al rilascio dei contributi economici “Buoni Spesa Covid-19”, elargiti dai comuni di tutta Italia in favore dei cittadini in difficoltà economiche durante la fase più intensa della pandemia grazie allo stanziamento d’ingenti somme di denaro in supporto d’imprese e singoli cittadini, le cosiddette “misure urgenti di solidarietà alimentare”.

I controlli hanno riguardato i comuni di Sarentino, Renon, Appiano, Terlano, Andriano, Nalles, Cornedo, Meltina, Tesimo, San Genesio, Nova Levante e Nova Ponente. 1.350 i richiedenti controllati in tutto, per verificare se le loro condizioni economiche corrispondessero alla situazione di effettiva difficoltà prevista per l'assegnazione dei contributi.

I militari hanno accertato, verificando i redditi percepiti durante l’anno 2020, ben 182 richieste (poi evase dai comuni con la concessione di benefici economici) effettuate in mancanza di dei requisiti previsti, per una somma totale indebitamente percepita di 108.000 euro ai danni dello Stato.

I trasgressori sono stati sanzionati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato poiché tramite la presentazione di dichiarazioni false, conseguivano, non avendone assolutamente diritto, contributi pubblici che potevano quindi essere destinati a persone realmente bisognose di aiuto, perlopiù in un momento difficile come quello subito seguente al lockdown.

304 le sanzioni, per un totale di 324.000 euro, di cui più di 40.000 sono già stati versati.

Le principali anomalie rilevate hanno riguardato richieste presentate da persone che già percepivano prestazioni sociali agevolate, come l’indennità di disoccupazione o di cassa integrazione, false dichiarazioni circa il reddito netto percepito dal richiedente e relativi componenti del nucleo familiare, nonché domande in cui il numero di persone componenti il nucleo familiare risultava difforme dalla realtà.

I carabinieri di Bolzano, conclusa positivamente questa parte di controlli sui comuni circostanti il capoluogo, provvederanno prossimamente a estendere gli accertamenti in tutti i comuni della provincia e sul capoluogo.













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