Camera di commercio di Bolzano: «Importanti segnali di ripresa nel comparto manifatturiero»
Il Barometro dell’Ire fa ben sperare per un rilancio del settore dopo l’anno orribile della pandemia. Il presidente Ebner: «In questa fase è importante che il commercio estero non venga limitato da freni alla circolazione delle merci sull'asse del Brennero»
BOLZANO. Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere altoatesine appare generalmente positivo, seppur con importanti differenze tra le singole branche. Molte imprese sembrano aver imboccato il sentiero della ripresa, incrementando fatturati, investimenti e occupazione. Ciò emerge dal Barometro dell'economia dell'Ire della Camera di commercio di Bolzano.
Nel complesso, oltre quattro imprese su cinque confidano in un risultato d'esercizio quantomeno soddisfacente nel 2021.
Le valutazioni sulla redditività nel settore manifatturiero altoatesino sono generalmente positive, con oltre il 20 percento delle imprese che confida in un risultato d'esercizio "buono" nel 2021 e un ulteriore 60 percento che si attende una redditività comunque "soddisfacente".
La ripresa è testimoniata altresì dal grado di utilizzo della capacità produttiva, ormai tornato sui livelli precrisi. Tuttavia, non tutte le branche del settore sembrano aver ancora imboccato il sentiero della ripresa. In particolare, permangono criticità nel comparto delle produzioni alimentari, dove due imprese su cinque attendono un risultato d'esercizio insoddisfacente.
Modeste appaiono anche le valutazioni nella branca della stampa. Maggiore ottimismo si respira nella produzione di materiali edili e nella lavorazione del legno, dove molte imprese confidano in una redditività "buona".
Il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, si rallegra per i segnali di miglioramento fotografati dal Barometro dell'economia IRE: «Dopo un anno molto difficile, la manifattura altoatesina sta progressivamente ritornando alla normalità, anche grazie al buon andamento delle esportazioni. In questa fase è importante che il commercio estero non venga limitato da freni alla circolazione delle merci sull'asse del Brennero».