sanità

Carenza di medici, Bolzano sigla nuovi accordi con Verona e Padova: arriveranno 60-70 specializzandi

Confermato anche quello con il Tirolo. Kompatscher: «Utile per la formazione degli specialisti»



BOLZANO. "Abbiamo adesso una buona base per riuscire a superare la carenza di medici specialisti in Alto Adige". Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher annunciando la stipula di tre convenzioni per la formazione di medici specializzandi.

Due accordi, con le università di Verona e di Padova, sono nuovi e resi possibili dalle modifiche normative a livello nazionale che permettono l'assunzione degli specializzandi dal terzo anno in poi. "L'accordo con Verona e Padova - ha spiegato Kompatscher, precisando che le delibere erano state già preparate dall'ex responsabile della sanità, l'assessore Thomas Widmann - prevede che noi assumiamo gli specializzandi che faranno formazione clinica qui per 32 ore settimanali, mentre svolgeranno la formazione teorica presso le università".

Le assunzioni saranno a termine, ma potranno essere trasformate a tempo indeterminato una volta completata la formazione. Si calcola che circa 50 o 60 specializzandi potrebbero rientrare nell'accordo con Verona nei prossimi anni e 17 in quello con Padova.

La terza convenzione è una conferma di quella già operativa da anni con le "Tirol Kliniken". In questo caso, gli specializzandi vengono assunti in Tirolo e la Provincia di Bolzano sosterrà i costi dello stipendio base. "Quando completeranno al formazione - ha aggiunto il presidente - potranno entrare in servizio in Alto Adige".

Insieme alle altre forme di sostegno dei medici specializzandi, questi accordi, prevede Kompatscher, potranno contribuire a risolvere il problema della carenza di medici specialisti in Alto adige. "Resta quello dei medici di medicina generale - ha avvertito il presidente altoatesino - È un problema serio perché molti andranno presto in pensione e saranno da sostituire. Questo è un dato che ci preoccupa di più". 













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