il lutto

Castelrotto piange Simon: «Sorridi anche da lassù»

Grande commozione per la morte del giovane 26enne in seguito a un incidente stradale: Gramm era conosciutissimo

LA TRAGEDIA Lo schianto in moto


Aliosha Bona


BOLZANO. Erano cresciuti praticamente assieme. Stesse scuole, stessi ambienti. Del resto Castelrotto è una comunità piccola: tutti si conoscono.

Domenica sera, lungo la Statale che collega Fiè allo Sciliar a Siusi, le strade di Simon Gramm e di un ventiduenne del posto (anonimo per motivi di privacy) si sono incrociate per l'ultima volta. È bastata una frazione di secondo a cancellare ogni ricordo d'infanzia.

Simon, 26 anni, era alla guida di una moto potente, una Kawasaki z900, e stava facendo ritorno a casa. L'altro, a bordo in una Bmw bianca, era sulla via di Fiè, nella corsia opposta. Erano le 20 passate, il buio era già calato sull'Alpe.

All'altezza della frazione di San Costantino, poco dopo una curva, il 22enne avrebbe perso il controllo della vettura. Avrebbe quindi sbattuto violentemente contro il guardrail di destra, che l'ha "rimpallato" tra le due carreggiate. Destino ha voluto che in quell'esatto momento Simon Gramm transitasse di lì: un impatto tremendo. La moto del giovane, che forse non ha avuto nemmeno il tempo di accorgersi della vettura materializzatasi davanti a lui, ha colpito il cofano anteriore della Bmw.

Il corpo di Simon è stato sbalzato in avanti per oltre un centinaio di metri. È morto sul colpo.

I soccorsi

Sul posto sono intervenuti nel giro di pochi minuti la Croce Bianca di Siusi, la Croce Rossa di Bolzano con il medico d'urgenza del nosocomio del capoluogo, i vigili del fuoco volontari di Fiè e Siusi, oltre ai carabinieri: hanno tentato disperatamente di rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate alla testa e in altre parti del corpo. Un centinaio di metri più indietro altri soccorritori si sono occupati della persona alla guida della vettura: era sotto shock, in lacrime, e in stato confusionale. Fortunatamente il ragazzo, che ha chiesto disperatamente l'aiuto di altre auto per attivare i soccorsi, ha riportato ferite leggere, qualche ematoma e un paio di graffi. È stato sottoposto ad alcol test ed è stato subito trasportato all'ospedale di Bolzano per accertamenti.

Nel frattempo è stata avvisata la famiglia della vittima. Il padre, la madre e il fratello, che hanno riconosciuto il corpo senza vita di Simon, sono stati presi in carico dal servizio di assistenza spirituale. La strada statale è rimasta chiusa in quel tratto così da permettere i rilievi, eseguiti dai Carabinieri. In serata, dopo meno di un'ora, è stata riaperta senza grossi disagi al traffico. Il cordoglio «È un'immensa tragedia per la nostra comunità e soprattutto per le due famiglie coinvolte. Sono senza parole - afferma la sindaca di Castelrotto, Cristina Pallanch - e l'unica cosa che mi sento di dire in questo momento è che saremo vicini a familiari e amici, per qualunque cosa abbiano bisogno».

Chi era la vittima?

Simon Gramm era conosciutissimo. A Castelrotto, ovviamente, ma anche nel capoluogo dove ha frequentato la scuola professionale tedesca per l'artigianato e l'industria. A Bolzano ci tornava spesso, quando il lavoro lo permetteva. Da un po' di tempo era un dipendente dell'azienda di famiglia "Gramm Energy" che si occupa di servizi di riscaldamento, dei sanitari, dell'aspirazione della polvere, della ventilazione e del raffreddamento. Una società che, come si vede dalle foto pubblicate sui social, dà molto spazio ai giovani. Un team coeso e unito, di cui faceva parte anche Simon. Aveva una grande passione: le moto. Tantissimi post sul profilo Facebook lo ritraggono con il casco addosso, a bordo della sua Kawasaki. L'ultimo viaggio che ha documentato è stato a Passo Fedaia. «Sorridi anche da lassù», lo ricorda un amico, sempre sui social. «Non dimenticheremo mai la tua generosità verso gli altri», aggiunge una coetanea.

La dinamica

Nei prossimi giorni, a Castelrotto, si terranno i funerali del giovane.

Nel frattempo si indaga. Si attende la relazione completa dei Carabinieri che permetterà di accertare eventuali colpe. La Procura intanto ha aperto un fascicolo. Una disattenzione o un colpo di sonno potrebbero aver determinato l'uscita di strada della macchina e il conseguente incidente. Ma saranno gli inquirenti a determinarlo. Un altro aspetto importante sarà capire a che velocità andassero. E accertare la presenza o meno di alcol nel corpo del 22enne.













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