la polemica

Centenario della marcia su Bolzano, botta e risposta Svp-Fdi su strade e totalitarismi

Il segretario Svp Philipp Achammer: «L'elaborazione del passato non finisce mai». La risposta di Marco Galateo (Fdi): «Alimenta lo scontro»



BOLZANO. «L'elaborazione del passato non finisce mai. È altrettanto importante respingere risolutamente tutte le ideologie totalitarie».

Lo ha affermato il segretario della Svp Philipp Achammer in occasione del centesimo anniversario della "Marcia su Bolzano" e la destituzione dell’allora sindaco Perathoner.

«Non appena non ci saranno più testimoni che hanno vissuto le crudeli ideologie totalitarie del XX secolo in questo Paese, saremo chiamati ad essere noi i testimoni, anche se - grazie a Dio - non abbiamo mai dovuto sperimentarlo in prima persona», prosegue.

Achammer ha sottolineato l'importanza di opporsi agli «estremismi che disprezzano l'uomo».

In particolare, sostiene, «se pensiamo che la storia sia già stata sufficientemente elaborata, allora ci sbagliamo. Al contrario, in molte aree si può avvertire un certo oblio storico».

In Alto Adige «varie strade portano ancora nomi che non dovrebbero esistere», ha concluso. Secondo il segretario Svp, che porta l'esempio di Via Amaba Alagi, questi nomi vanno inquadrati nel loro contesto storico oppure cancellati.

Al segretario Svp ha ribattuto Marco Galateo di Fratelli d’Italia. «Achammer insegue la Klotz nell'odio anti italiano. L'Obmann Svp infatti chiede di cancellare via Amba Alagi, inseguendo Eva Klotz il cui partito fece lo stesso con una mozione provinciale nel 2020 e come loro sbaglia, nel furore ideologico anti-italiano, confondendo la battaglia dell'Amba Alagi avvenuta in Etiopia nel 1895 (Benito Mussolini aveva 12 anni) con quella di Amba Aradam del 1936 a cui nessuna via è intitolata» ha replicato Galateo.

«Achammer sbaglia ad alimentare lo scontro etnico tra italiani e tedeschi, non è così che salveremo gli altoatesini dalla crisi economica a cui il loro governo ci ha portati, per non parlare del problema dell'immigrazione irregolare che la Provincia continua ad alimentare finanziando con milioni di euro pubblici, progetti di accoglienza indiscriminata dove si fa finta di non vedere l'illegalità sotto casa di tutti noi», ha concluso Galateo.













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Valeria Frangipane

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