ECONOMIA

Commercialisti, la manovra aumenta il carico fiscale

Criticato particolarmente dal presidente dell'Ordine altoatesino Claudio Zago il raddoppio delle imposte sul non profit: «Una tassa sulla bontà non può essere accettata»



BOLZANO. «Purtroppo i conti parlano chiaro: se si esclude l'introduzione della 'flat tax' al 15% per le partite Iva, misura comunque limitata da troppi vincoli, siamo di fronte a una manovra che aumenta ancora una volta il carico fiscale generale».

Lo afferma Claudio Zago, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili dell'Alto Adige. Secondo i calcoli dell'Ufficio studi del consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, «la manovra di bilancio - si legge in una nota - appena varata stima, dal punto di vista della pressione fiscale, un saldo netto di 12,9 miliardi di maggiori entrate tributarie sul triennio 2019-2021». «7,3 miliardi arriveranno - prosegue la nota - dai contribuenti non in regola con il fisco; 12,4 miliardi saranno invece le vere e proprie maggiori tasse applicate su banche e assicurazioni (5,6 miliardi), sulle imprese in generale (2,4 miliardi), sul settore del gioco d'azzardo (2,1 miliardi), sui grandi gruppi dell'economia digitale (1,3 miliardi), sui consumatori (0,6 miliardi) e sugli enti del non profit (0,4 miliardi); 6,8 miliardi saranno infine le note positive di riduzione del prelievo fiscale, concentrate essenzialmente sulle partite IVA individuali (- 4,8 miliardi)».

«Di fronte a questo scenario - osserva Zago - possono essere ancora molti gli interventi correttivi che auspichiamo: dall'attenuazione dell'aumento dell'Ires per il terzo settore a una rimodulazione della riduzione dell'iperammortamento».

«In particolare per quanto riguarda il non profit ci troviamo di fronte a un raddoppio delle imposte (dal 12 al 24%) sulle attività commerciali, con un gettito previsto di circa 120 milioni per il 2019 che diventerebbero 160 circa per gli anni successivi: è una tassa sulla bontà che non può essere accettata», conclude Zago. (ANSA).













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