Politica

Commissione dei 6, scoppia il “caso Calderoli”

La nomina della ministra Gelmini. I Verdi: “Ora club per soli uomini". L’Anpi: “Nome in contrasto con la delicatezza del compito istituzionale”



BOLZANO. Scoppia un "caso Calderoli” nella Commissione dei sei. La ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini (FI) ha firmato  il decreto di nomina dei componenti di rappresentanza dello Stato della Commissione paritetica del Trentino Alto Adige/Suedtirol. I nominati sono l'avvocato Lukas Benedetti, il senatore Roberto Calderoli, il senatore Franco Dal Mas, il consigliere Giorgio Leonardi, il consigliere Gianfranco Postal e l'avvocato Rosa Michela Rizzi.

Duri i  Verdi dell'Alto Adige secondo i quali la Commissione dei Sei "è ora di nuovo un club di soli uomini con un chiaro orientamento di centro-destra. Le donne competenti, invece, come il precedente membro Esther Happacher, non sono state più considerate".

Molto critico anche il giudizio dell’Anpi Alto Adige: "Non è compito di Anpi fare politica in senso partitico in relazione alle nomine in organismi istituzionali, o enti, ma, è, invece, giusto e necessario denunciare come la nomina del Senatore Calderoli nelle Commissioni dei 6 e dei 12 sia apertamente in contrasto con la delicatezza dei compiti istituzionali di Commissioni paritetiche finalizzate a elaborare Norme di attuazione di una legge costituzionale come lo Statuto di autonomia e, quindi anch'esse di valenza costituzionale, per di più emanate direttamente dal Governo". 

"Calderoli è stato protagonista di spregiudicate operazioni legislative come il famigerato 'Porcellum' - Lui stesso definì la sua creatura 'una porcata'- una legge elettorale scandalosa dichiarata incostituzionale dalla Suprema Corte. Inoltre, si è distinto nel corso degli anni per molte iniziative dichiaratamente anti europee, razziste e anche omofobe ed è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione dal tribunale di Bergamo, che ha riconosciuto l'aggravante razziale, per aver dato dell'orango all'ex ministro del governo Enrico Letta, Cecile Kyenge, nel luglio 2013 alla festa della Lega Nord di Treviglio. Un profilo imbarazzante per chi dovrebbe contribuire con misura ed equilibrio alla sviluppo dell'autonomia e della convivenza nella nostra terra in base ai valori fondamentali della Costituzione", denuncia l'Anpi. "Nomine di questo tipo mettono apertamente in pericolo le delicate funzioni della Commissione, in particolare, se lo stesso Calderoli dovesse diventare addirittura presidente, e richiamano la necessità di un intervento del Presidente del Consiglio e delle massime autorità dello Stato a tutela dell'autonomia e di una piena e corretta rappresentanza delle popolazioni dell'Alto Adige Südtirol, in particolare per quello che riguarda il processo di elaborazione e di approvazione della norma di attuazione".













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