IL CASO

Coronavirus, due ricercatori cinesi in isolamento a Trento

Sono arrivati a Trento dalla Cina e hanno accettato di essere ospitati in quarantena all'ex Panorama di Sardagna, dove sono stati approntati una decina di posti letto in vista di altri possibili arrivi. Seguiranno il protocollo: un periodo di osservazione di 14 giorni dal momento della loro partenza



TRENTO. Sono stati ospitati in quarantena presso l’ex Hotel Panorama di Sardagna due ricercatori cinesi giunti a Trento ieri pomeriggio in treno, provenienti dalla Cina a bordo di un volo che ha fatto scalo fuori dall’Italia.

Nella struttura - abbandonata da anni - la protezione civile ha approntato alcune stanze, con una decina di posti letto in totale, in vista di altri possibili arrivi nei prossimi giorni.

Secondo i programmi i due ricercatori avrebbero dovuto soggiornare in uno studentato dell’Università, a stretto contatto quindi con altri studenti e ricercatori, ma l’ateneo si è quindi rivolto all’Azienda sanitaria per chiedere informazioni sulla corretta procedura da seguire.

Alla fine la task force provinciale ha individuato la possibilità di ospitarli nella struttura di Sardagna, a carico della Provincia, secondo la procedura dell’isolamento domiciliare fiduciario prevista per le malattie infettive, per un periodo di 14 giorni a partire dal momento in cui i ricercatori hanno lasciato il suolo cinese.

«Si tratta di una procedura volontaria - ha spiegato il coordinatore della task force, Giancarlo Ruscitti, responsabile della sanità provinciale - sulla base delle indicazioni che ci sono giunte dal ministero. Se queste persone avessero avuto una sistemazione alternativa allo studentato, un luogo idoneo a evitare i contatti con altre persone, avrebbero potuto raggiungere quel domicilio, invece hanno accettato di raggiungere la struttura individuata dalla Provincia».













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