LA PREVENZIONE

Coronavirus, funivie a capienza ridotta in sei comuni

Interessati dal provvedimento del governatore Kompatscher Selva di Val Gardena, Santa Cristina di Val Gardena, Dobbiaco, Monguelfo-Tesido, Predoi e Badia. Per gli impianti di risalita chiusi presenza limitata a un terzo della capienza prevista. Distanza minima di un metro nei luoghi pubblici, come chiese, musei e strutture ricettive. LEGGI ANCHE: Negli stessi comuni chiuse le scuole



BOLZANO. Scuole, cinema e discoteche chiuse, capienza funivie ridotte a un terzo: l'ordinanza firmata dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher prevede ulteriori misure per la prevenzione e la gestione del contagio da Coronavirus per alcuni Comuni dell'Alta Pusteria e delle valli ladine.

Interessati dai provvedimenti sono i Comuni di Selva di Val Gardena, Santa Cristina di Val Gardena, Dobbiaco, Monguelfo-Tesido, Predoi e Badia, ossia quelli nei quali hanno soggiornato i 4 turisti germanici risultati positivi al rientro a casa dopo una vacanza in Alto Adige. Fino al prossimo 8 marzo nei Comuni interessati saranno chiusi asili e scuole di ogni ordine e grado. Sempre fino all'8 marzo sono sospese le attività culturali, ludiche, sportive e religiose con grandi assembramenti. Questo vale anche per i cinema e le discoteche. Sono escluse dal provvedimento le manifestazioni sportive che si svolgono a porte chiuse.

Non sono previste restrizioni per i comprensori sciistici. Viene invece introdotta una limitazione dell'accesso agli impianti di trasporto chiusi (funivie, cabinovie, etc.) assicurando la presenza di un massimo di persone pari a un terzo della capienza prevista.

All'interno di luoghi pubblici - chiese, musei, altri luoghi di cultura e strutture ricettive - la raccomandazione è di evitare gli assembramenti assicurando il mantenimento fra i frequentatori di una distanza minima di un metro.

Anche nelle strutture di degenza sanitaria e nelle residenze per anziani pubbliche e private le visite devono essere limitate a un visitatore per degente.

L'ordinanza ribadisce l'obbligo di adeguamento delle procedure di pulizia utilizzando disinfettanti contenenti alcol o a base di cloro in tutte le strutture ricettive e gli uffici amministrativi comunali e non, nei luoghi di culto e nelle strutture sportive, così come l'affissione del decalogo dei comportamenti da seguire per ridurre la diffusione del COVID-19.

 













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