L'EMERGENZA

Coronavirus, Kompatscher: restrizioni almeno fino a Pasqua

Il governatore, coprire naso e bocca è un dovere civico



BOLZANO. «Le restrizioni rimangono almeno fino a Pasqua. Sarebbe sbagliato fermarsi adesso che abbiamo i primi segnali positivi».

Lo ha detto il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, facendo il punto, insieme all'assessore provinciale alla sanità, Thomas Widmann, sullo stato dell'emergenza coronavirus in Alto Adige.

«Siamo riusciti, anche grazie al comportamento dei nostri concittadini, a trasformare la ripida curva delle infezioni in un altopiano, cioè a farla appiattire - ha detto Widmann - ma questo non significa che abbiamo l'infezione sotto controllo».

«Il carico del sistema sanitario è al limite e gli ospedali funzionano in modalità emergenziale - ha aggiunto Widmann - le prestazioni sanitarie ordinarie sono ad un livello molto basso. Vorremmo tornare a fornire il servizio normale, ma finché la nostra medicina intensiva è al limite, questo non sarà possibile».

Kompatscher ha ribadito l'invito ad oservare le regole per il contenimento dell'infezione. «Bisogna evitare i contatti con le altre persone e, nel caso in cui non sia possibile, occorre coprire naso e bocca, con uno scaldacollo o con altro dispositivo. In qualche Paese europeo è già un obbligo e anche noi siamo dell'idea che questo debba diventare un dovere civico e in tal senso sarà inserito nella prossima ordinanza che sto per adottare anche per recepire quella statale sulla proroga delle misure». «Questo è il miglior sostegno che possiamo dare al personale sanitario», ha concluso Kompatscher. 













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