L'EMERGENZA

Coronavirus, prime comunioni rinviate ad autunno o alla prossima primavera

La primavera è il periodo tradizionalmente dedicato alla festa della prima comunione, ma quest’anno l’emergenza Covid-19 impone una variazione al calendario



BOLZANO. Considerato il perdurare dell’incertezza legata all‘emergenza coronavirus, la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha deciso di rinviare all’autunno 2020 o in alternativa alla primavera 2021 le cerimonie della prima comunione previste nelle prossime settimane. 

La primavera è il periodo tradizionalmente dedicato alla festa della prima comunione, ma quest’anno l’emergenza Covid-19 impone una variazione al calendario. Al momento, infatti, non si può ancora prevedere quando sarà nuovamente possibile celebrare le Sante Messe con il concorso di popolo, e all’inizio sarà ovviamente permesso solo nel rispetto di determinate prescrizioni come una distanza minima, una mascherina di protezione e quant‘altro.

Pertanto il vescovo Ivo Muser e il vicario generale Eugen Runggaldier, ai quali negli ultimi tempi sono pervenute molte richieste riguardo alla possibilità di svolgimento delle cerimonie della prima comunione già pianificate, hanno deciso – alla luce delle attuali circostanze e delle incerte previsioni – che le feste della prima comunione siano da rinviare all’autunno 2020 o alla primavera 2021. In questo modo, spiega la nota a firma di vescovo e vicario, sarà possibile garantire la preparazione dei bambini all’eucarestia e l’organizzazione della celebrazione stessa, nonché una festa della prima comunione adeguata a come siamo abituati. Allo stesso modo la prima confessione, dove non ancora celebrata, dovrà essere rinviata. 













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