Covid-19, da oggi in Alto Adige le nuove regole
Nella giornata di ieri 170 nuovi casi positivi ed un 90enne di Bolzano morto
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BOLZANO. L’Alto Adige registra contagi in continua crescita, ospedali sotto pressione alle prese con una riorganizzazione interna pronta a riconvertire reparti ed a far slittare interventi ed in generale prestazioni non urgenti.
Nella giornata di ieri si sono registrati 170 nuovi casi positivi ed un morto, un 90enne di Bolzano, che si trovava ricoverato nel reparto di malattie infettive del San Maurizio.
Risultano contagiati anche numerosi medici ospedalieri, 2 medici di famiglia (il totale dall’inizio della pandemia sale così a 14) con 32 nuovi positivi tra gli addetti Asl.
Le restrizioni al via da oggi
La nuova ordinanza del presidente Arno Kompatscher che scatta oggi in tutto l’Alto Adige prevede il divieto di feste all’aperto o al chiuso che facciano seguito a cerimonie civili e religiose (matrimoni, battesimi, ecc.) con più di 30 persone. Durante le manifestazioni pubbliche, inoltre, è vietata la distribuzione di cibi e bevande, e dalle ore 18 nei ristoranti ecc. possono essere somministrati cibi e bevande solo al tavolo e con posti assegnati. Per quanto riguarda gli orari di chiusura, bar, gelaterie e pasticcerie devono abbassare le saracinesche alle 23, mentre i ristoranti ecc. non possono restare aperti oltre le ore 24. Ai cittadini si raccomanda di rinunciare a feste e occasioni di ritrovo con persone non conviventi e ad evitare tutte le forme di assembramento. Riunioni e assemblee, inoltre, se non possono essere rinviate, dovrebbero svolgersi in videoconferenza per evitare aggregazioni di persone nello stesso luogo. Per quanto riguarda le attività sportive di base o amatoriali, stop da oggi in tutto l’Alto Adige agli sport di contatto che si svolgono in palestre o centri sportivi. L'uso degli spogliatoi è consentito solo rispettando i protocolli di sicurezza, mentre l'utilizzo delle docce è limitato alle manifestazioni sportive di livello interregionale, nazionale e internazionale. Per quanto riguarda gli sport di contatto di base o amatoriali che si svolgono all'aperto, l'ordinanza contiene la forte raccomandazione di rinunciarvi. Il provvedimento non produce effetti nei confronti di tutte le attività sportive, comprese quelle giovanili, che si svolgono sotto l'egida delle federazioni o delle associazioni sportive come, ad esempio, Vss o Ussa.